Regia di Yoshifumi Kondô vedi scheda film
lo studio ghibli e i suoi semplici capolavori. ci vuol tanto poco a volte per fare un film meraviglioso, che mi ritrovo a meravigliarmene. la cura con cui i disegnatori del mitico studio, ci si mettono per rendere incantevole uno scorcio dello skyline di tokio è impressionante. tra l'altro qui di fantastico c'è ben poco, del resto miyazaki ne è "solo" lo sceneggiatore, però l'incanto come al solito non fatica ad arrivare. i giorni di scuola, il caldo estivo e i primi temporali fanno da cornice alla storia di shizuku e al romanzo che con la propria fertilissima fantasia costruisce intorno al fatto che tutti i libri presi in prestito da lei, siano stati presi in prestito sempre da un certo seiji. nella terrificante realtà dei primi terremoti sentimentali di quell'età acerba, s'insinua la suspense di una gita fuori programma di shizuku al seguito di un paffuto e misterico gatto che la porta alla sommità della collina e ad un negozio di oggetti inconsueti e preziosi. da qui si viene introdotti piano piano alla scoperta dei vari tasselli che comporranno la storia di shizuku e di quello che in tutto e per tutto è un meraviglioso romanzo di formazione. come le pietre da raffinare racchiuse nel scisto, il film si dischiude come un meraviglioso fiore creato però da artigiani con esperienza e talento. i tumulti del cuore e della mente si faranno sconquassare da una fantasia mirabolante mirata ad una crescita troppo cercata e in anticipo ma forse, nel suo caso, inevitabile. di fronte a tanta determinazione nel sapere cosa si vuole dalla vita, rimango senza difese, ma in questa caduta improvvisa, mi faccio risollevare(come shizuku dal barone...)dalle magie così semplici e così efficaci dell'ennesimo capolavoro targato studio ghibli.
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