Regia di Frank Capra vedi scheda film
Nel 1962 mi capitò di andare al cinema per vedere "Angeli con la pistola". Non avevo conoscenze del regista, Frank Capra, non avevo visto altri suoi lavori. Il film mi piacque, e ne parlai con mio padre, anch'egli appassionato di cinema. Quando gli dissi il nome del regista, ricordò di avere visto un suo film in Africa, nei suoi undici anni di missione in quel Continente. Era "Orizzonte perduto", ricordava la trama e mi consigliò di cercarlo e vederlo, perchè ne sarebbe valsa la pena.
Ne trovai traccia presso un cineclub della mia città, e tempo dopo lo stesso cineclub lo proiettò per i soci in un pomeriggio d'estate caldo e opprimente, confortato solo dalle 2 ore e 13 minuti di grande cinema regalateci da quel film che ancora ricordo perfettamente.
Ovviamente, mi venne voglia di vedere anche gli altri film di Capra, e trovai "La donna del miracolo" (1931), e le successive commedie "E' arrivata la felicità" (1936) seguito da "La vita è meravigliosa" (1946) . Mi manca quello che è stato definito il suo testamento spirituale, "Lo stato dell'Unione" (1948).
Tornando a "Orizzonte perduto", Shangri-La appare come l'eden dell' Himalaya, un villaggio nascosto tra altissime montagne, abitato da una popolazione felice, che vive in un clima di fraternità e di pace. Artefice di tanto benessere è Padre Perrault, un missionario che ha fondato il villaggio nel 1713, e che lì vive da oltre duecento anni.
Ma la pacifica esistenza di Shangri-La viene interrotta dall'arrivo di cinque stranieri, Robert Conway in testa, diplomatico, militare e letterato britannico, in fuga dalle sommosse in atto in Cina. Con lui, suo fratello George, il paleontologo Alexander Lovett, un affarista in bancarotta, Henry Barnard, e una donna gravemente ammalata, Gloria Stone.
L'aereo con il quale erano fuggiti rocambolescamente dalla Cina, era andato fuori rotta, precipitando sull' Himalaya.
Un misterioso personaggio, certo Chang, li soccorre e li conduce al villaggio.
Dopo essersi acclimatati e resi conto di dove erano finiti, George comincia a dare segni di insofferenza, vuole andarsene, anche perchè una ragazza di nome Maria da tempo vuole abbandonare il villaggio.
Robert intanto ha conosciuto un'altra donna, Sondra, e vorrebbe restare per sempre in quel luogo incantato, dove vale veramente la pena di vivere.
Ma quando George lascia il villaggio con Maria, Robert non vuole abbandonare suo fratello, e lo segue. L'incantesimo che avvolge Shangri-La finisce oltre le sue mura, la donna, da bella e giovane, invecchia velocemente, il suo cuore cede e muore. George, sconvolto da quella visione, si lascia cadere in un crepaccio, dove troverà la morte.
Robert decide di tornare a Shangri-La, ma non sarà impresa facile, dovrà superare mille peripezie, prima di tornare al cospetto del "Grande saggio", che lo aveva designato come suo successore, sentendo avvicinare la fine della sua lunga vita.
"Orizzonte perduto" ha conquistato due Oscar: per il miglior montaggio (Gene Havlick e Gene Milford) e per la migliore direzione artistica, per avere ricostruito con genialità il mitico villaggio tibetano.
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