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Orizzonte perduto

Regia di Frank Capra vedi scheda film

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La recensione su Orizzonte perduto

di Baliverna
8 stelle

E' uno di quei film che è impossibile dimenticare, anche dopo molti anni che lo si è visto. Capra era certamente il regista delle commedie, ma qui dà prova di cavarsela senza la minima incertezza col genere fantastico, e se vogliamo utopico. La pellicola infatti coinvolge fin da subito e non ha momenti di stanca nonostante la sua lunga durata. Certo, non si può dire che l'idea di quell'isola felice con quel suo modo di vivere e quelle regole non pecchi d'ingenuità, perché il pensiero che si possa togliere il male dal cuore dell'uomo e quindi dai rapporti umani praticamente per decreto ("bisogna essere sempre gentili") è semplicistico e puerile. Non si può però negare che sia la vicenda che l'ambientazione siano molto suggestivi e abbiano il loro fascino, e quasi trascinano anche noi in quel mondo paradisiaco sperduto tra le montagne del Tibet. Chi scrisse il racconto da cui è tratto il film voleva secondo me proporre abbastanza seriamente una soluzione all'eterno problema della presenza del male nel mondo. E' un'idea utopica finché si vuole, come dicevo, ma lo è in modo simpatico e non supponente.
Il regista bada sin dall'inizio a sottolineare la forte differenza tra il mondo esterno e Shangri-La, a partire dalle sequenze iniziali, dove i protagonisti scappano da una situazione di estremo caos e violenza, da tumulti e sconvolgimenti politici, la quale ha il suo apice nella scena del camion con la mitragliatrice che spara all'impazzata sulla folla nel panico che tenta di fuggire; il contrasto con la valle felice è netto e totale, a cominciare dalla pace tra la gente e nell'ambiente naturale. Il fascino del film risiede anche in parte nel desiderio di un mondo paradisiaco, anelito che in qualche modo è nascosto dentro a ciascuno di noi. Mi permetto di elencare un paio di momenti che mi colpirono già quando vidi il film da bambino: la sequenza del carico del carburante nel villaggio tibetano, l'arrivo a Shangri-La col netto passaggio dalla tormenta di neve e la primavera del luogo, e la bella ragazza che si trasforma in vecchia. E' un film che non si può mancare di vedere.

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