Regia di Peter Ramsey, William Joyce vedi scheda film
Stavolta la DreamWorks punta in alto, non solo unendo due grandi della letteratura infantile statunitense quali William Joyce e David Lindsay-Abaire, ma aggiungendovi il tocco dark e ancestrale di Guillermo Del Toro nelle vesti di produttore. Il tutto condito da un tripudio di effetti speciali, che solo a guardare il trailer si resta strabiliati da come l'animazione computerizzata abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni.
Caratteristica, quest'ultima, molto importante, perchè sono proprio quegli effetti speciali strabilianti che più colpiscono lo spettatore; tecniche a cui nessun altro film d'animazione uscito nel 2012 regge il confronto: basti pensare all'attenzione posta nel creare ogni singolo granello di sabbia (dorata o oscura che sia), l'effetto tridimensionale conferito alla neve, la profondità di campo delle prime sequenze... Tutto di grande impatto visivo; spettacolare e magnifico nel ricreare regni per ogni specifica festività, che strabiliano qualsiasi spettatore, grande o piccolo che sia. A completare il quadro c'è la fotografia sfavillante di Roger Deakins, che rende i colori saturi, meravigliosi e mai così reali, dando un tocco di magia a tutti i personaggi. Una vera fantasmagoria digitale.
Oltre che visivamente, i protagonisti di questa avventura colpiscono anche per scrittura. L'estranazione da parte di noi europei verso la cultura anglosassone è forte, ma bisogna ammettere che il lavoro degli sceneggiatori è stato ottimo, perchè è impossibile non restare estasiati dallo scavezzacollo Jack Frost o dal simpatico metodo di comunicazione di Sandman: con simpatia, essi si muovono con una fluidità fenomenale e hanno dalla loro un'espressività unica. Complice anche il cast vocale di lusso, dove tutti conferiscono un timbro vocale tipico e peculiare per ognuno di questi guardiani, fuori dai soliti canoni tradizionali.
Non si può negare però, che la profonda revisione di personaggi folkloristici sia stata indirizzata verso un genere che ormai spopola nei cinema; purtroppo il principale obbiettivo non è l'arte, ma soddisfare le esigenze del grande pubblico. Fin da subito sembra di essere catapultati in mezzo a dei nuovi supereroi, non più favole o creature immaginarie, ma armi e mezzi ipertecnologici con le classiche scazzottate; una scelta che può risultare sia detestabile che apprezzabile: sicuramente le scene d'azione funzionano, anche se la loro presenza è esageratamente fuori di misura, ma la trama ne risente molto: essa diventa povera, a volte frettolosa, facendo perdere delle buone smagliature sentimentali e tematiche profonde, purtroppo appena accennate, a favore di epici combattimenti. Un giubilio per gli occhi certo, ma al pubblico più maturo sembrerà di trovarsi di nuovo in "Avengers" con annesso antagonista, che per stile grafico somiglia ad un tenebroso Loki.
A completare l'idea che il film punti molto sull'operazione commercial-ideologica vi è un montaggio serratissimo, con una regia frenetica anche nei punti dove sarebbe più conveniente una ragionata lentezza; si perdono tutti i momenti più significativi a favore di scene sparate a raffica, con la filosofia che abbraccia più gli odiati shooter (alla Michael Bay per intendersi) che un film d'animazione volto a sorprendere per la sua fantasia. Troppe le scene sbrigative e impazienti, che fanno perdere senso all'intera pellicola.
Forte di effetti speciali curatissimi e personaggi sensazionali, sarà amatissimo dai più piccoli per le sue tematiche (troppo) semplici del combattere la paura con i propri sogni e non dover mai smettere di "credere". Meno apprezzato dagli adulti, ma sicuramente capace di intrattenerli e farli sorridere svariate volte.
Un semplice film d'intrattenimento, che con un po' di inventiva, si limita a ruotare intorno alla stupefacente CGI.
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