Regia di Peter Ramsey, William Joyce vedi scheda film
Nel mondo di Le 5 leggende 3D i bambini non hanno paura né incubi e sono così scafati da non temere l’Uomo Nero, pur rimanendo tanto ingenui da credere ancora in Babbo Natale, nel Coniglio Pasquale e persino nella Fatina dei Denti e nel sabbiolino che porta sogni d’oro. Il protagonista Jack Frost è lo spirito giocoso delle giornate di neve, quando si chiude la scuola e si fa a baloccate o si improvvisano slittini. Condannato a essere invisibile e intangibile a tutti tranne che i suoi colleghi spiriti festivi, si chiede – comprensibilmente – perché i bambini non credano anche in lui. Allo stesso modo si capisce la frustrazione dell’Uomo Nero, deciso a farsi prendere di nuovo sul serio dall’umanità come ai tempi del Medioevo. A ostacolare il suo piano ci si mettono i succitati guardiani, quasi gli Avengers del folclore, dove ognuno ha un piccolo mondo d’origine, con tanto di yeti ed elfi al Polo Nord e di uova zampettanti nel Regno del Coniglio Pasquale. Di questa visione delle feste, riverniciata di una modernità ammiccante ma senz’anima, agli adulti importerà poco o nulla. I più piccoli apprezzeranno invece i colori vivaci e le scene d’azione (meglio se in 3D), perché il film è tecnicamente riuscito, anche se raramente si è visto un cartoon tanto verboso, superficiale e con poco humour. La campagna pubblicitaria ne garantirà il successo, ma il confronto con Il figlio di Babbo Natale 3D del 2011 è una sconfitta su tutta la linea.
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