Regia di Peter Ramsey, William Joyce vedi scheda film
Qua saliamo un gradino nell’animazione ed entriamo nei film proprio belli. I personaggi non sono solo qualche disegno o qualche bit, ma esseri veri, ben delineati, ben descritti, dove la parte del leone la fa sicuramente il ragazzo, Jack Frost. Film divertente, ma non superficiale; anche riflessivo, ma non noioso, non so quanto possa essere piaciuto ai bambini, perché alcuni temi sono piuttosto adulti, ma invece pare sia piaciuto un sacco. A me anche, dato che darò 8.
La storia è molto statunitense, e questo potrebbe rappresentare un minimo difetto, ma anche no. Intendo dire che alcuni personaggi da noi non esistono. Jack Frost, che per gli americani è la personificazione dell’Inverno; Calmoniglio, il coniglio di Pasqua, per noi è….boh? Sandman, il signore dei (bei) sogni, io mi ricordavo quello disturbato di Gaiman, mentre qua è un simpatico ometto muto. Babbo Natale, la Fatina dei denti e l’Uomo Nero invece li abbiamo anche qua (magari noi abbiamo più un topino dei denti, per quanto disgustoso possa essere pensare che di notte ti entra un ratto in casa a fregarti un dente). La storia è banale, ma scorre fluida e appassiona. Bello. Tecnicamente, poi, è superbo. Non credo che alla DreamWorks (ma anche altrove) al momento si possa fare meglio. Tanto che i costi di produzione sono stati mostruosi, mentre gli incassi sono stati sufficienti ma deludenti. Magari una certa vena malinconica del film non è stata molto apprezzata.
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