Regia di Drew Goddard vedi scheda film
Madornale scempiaggine post-modernista che, con la scusa di mettere in scena un'apologia/parodia dell'horror anni 90, finisce per rimanere inguaiato negli schemi schemi formali e contenutistici che vorrebbe stigmatizzare. Il film all'inizio propone un'importante riflessione sull'immaginario imposto all'apparato ripro-percettivo (dove hanno nascosto le telecamere? vedono tutto e tutti? dei deus ex machina oppure burattini nelle mani di un potere superiore?). Tutte le buone idee di partenze vengono sacrificate in una parte finale in cui si tramescolano echi, tematiche e personaggi tratti da Scream, Truman Show, The Cube, It, Rob Zombie, Non aprite quella porta, The Ring e chi più ne ha più ne metta. Un pastrocchio pretenzioso osannato come capolavoro assoluto da quella schiera di improvvisati critici assuefatti a porcate hollywoodiane di matrice horrorifica, pronti a tutto pur di sdoganare il genere sbracando nella solita giustificazione metacinematica che plausibilizzerebbe il caos in schemi 'pensati'. Della serie "sembra stupido ma non lo è", "non è un altro stupido horror americano".
Purtroppo lo è.
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