Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Chissà perché mi aspettassi un qualcosa sulla falsariga del Cavaliere Oscuro - il ritorno, un capitolo dell'epopea dell'agente segreto più famoso di sempre segnato da chiaroscuri e da una dissacrazione del personaggio. Beh, succede anche questo ed è innegabile ma succede nel modo sbagliato. Questo James Bond è ancora infallibile con le donne, ha perso forse lo smalto dei tempi migliori ma solo quando spara a bersagli disegnati perché pochi secondi dopo è di nuovo l'eroe imbattibile di sempre. Non passa da una fase di ristrutturazione, non purifica il suo animo o roba del genere, semplicemente da un momento all'altro ritorna il cazzuto giustiziere di sempre. E dire che questa pellicola è davvero curata in ogni dettaglio, gli attori son discreti, la colonna sonora spettacolare, gli effetti speciali ottimi ma occorreva dedicarsi anche alla diversificazione del prodotto mentre, di fatto, il risultato finale ricorda fin troppo i tanti film sbanca-botteghino visti e rivisti in tutte le salse. L'idea di fondo era buona ma è servita solo come esca e non come pretesto per costruire un capitolo del mito, diverso e perché no, migliore e più umano magari. Film buono a metà, un'occasione perduta per riscrivere la storia del personaggio di Ian Fleming.
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