Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Sono un appassionato della Saga cinematrografica di 007, pur riconoscendone gli intrinseci limiti, dovuti alla sua serialità, al suo essere di genere, alla ripetitività di certi contenuti ed a oscillazioni dovute agli interpreti, alla regia etc.. Mutatis mutandis, è come uno spettacolo di pupi o un'opera in cui si sa cosa aspettarsi e l'attenzione è focalizzata sulla performance. A me questo film è piaciuto moltissimo: tirato, con un cattivo davvero supercattivo, spettacolare, emozionante. Mi ha ricordato il James Bond classico, incattivito però dal tempo e dall'evoluzione dei costumi. Azzeccate le citazioni dei film passati, incastonate nel tentativo di rinnovare il successo di un filone, che piaccia o non piaccia, fa parte del bagaglio di riferimenti concettuali di ognuno.
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