Regia di Giulio Questi vedi scheda film
Un anziano, sognatore e lettore di poesie, viene assassinato brutalmente nella sua abitazione. Chi è stato? Lui stesso, o meglio: la sua parte cinica e concreta.
La cosa bella di Doctor Schizo e Mister Phrenic è che sembra l'opera prima di un giovane cineasta; non ci si lasci però ingannare: in realtà l'ideatore-regista-attore e qualsiasi altra cosa stia dietro questo cortometraggio è il 78enne Giulio Questi, già attivo da ormai mezzo secolo nel mondo del cinema e, nel corso della sua lunga e lucidissima terza età, sperimentatore convinto delle nuove possibilità offerte dalle tecniche digitali. Un quarto d'ora scarso di durata, un solo attore (lui stesso, appunto) nella duplice parte di Schizo e Phrenic, le due personalità divergenti, un thriller-kammerspiel poveristico all'ennesima potenza, girato con il cuore molto più che con la testa (quando Schizo scrive "vecchio SCEMO" su un foglietto destinato a Phrenic il sorriso è inevitabile: ma a rigor di logica, se Phrenic sta per essere ammazzato, perchè scrivergli un biglietto?). Insomma: un'operina amatoriale per scelta, un gioco per mantenersi in allenamento e un passatempo utile come apprendistato nel campo del digitale: non un capolavoro, non un bel film, ma certo meglio di quanto sarebbe riuscito a fare un giovane cineasta alla sua opera prima. 3,5/10.
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