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Malabimba

Regia di Andrea Bianchi vedi scheda film

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La recensione su Malabimba

di undying
6 stelle

Versione erotica de L'esorcista, realizzata anche in doppia edizione con inserti hard, scritta dal prolifico Piero Regnoli e ben diretta dal bistrattato Andrea Bianchi.

 

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Nel lussuoso castello della famiglia aristocratica Cairoli si tiene una seduta spiritica, alla quale risponde lo spettro di Lucrezia, un'antenata della casata. Poco dopo Bimba (Cornely Pascale Sylvie), sedicenne figlia del vedovo Andrea (Enzo Fisichella), inizia a tenere comportamenti dissacranti e volgari, esprimendosi con un tono di voce alterato e offensivo. In famiglia Cairoli, per salvaguardare il potere economico, l'anziana matriarca suggerisce al figlio Andrea di sedurre la cognata Nais (Patrizia de Rossi), date le condizioni di invalidità del marito (di fatto il maggior proprietario della tenuta), ossia Adolfo (Giuseppe Marrocco), fratello di Andrea. Mentre Bimba spia le attività - anche di letto - dei parenti, suor Sofia (Mariangela Giordano), ospite nel castello come infermiera, si prende cura della ragazza.

 

scena

Malabimba (1979): scena

 

Dopo un incipit serio e suggestivo, che in parte richiama il clima diabolico presente ne L'esorcista (William Friedkin, 1973), Piero Regnoli - prolifico autore di sceneggiature destinate a b-movie tipo questo - percorre la strada dell'erotismo, peraltro consona al regista (Andrea Bianchi) che tornerà a trattare l'horror anche nel 1981, realizzando il cult Le notti del terrore. Privatosi di ogni pur minima aspirazione artistica, Bianchi punta a mettere in rilievo le "doti" interpretative della formosa Patrizia Webley (al secolo Patrizia de Rossi, in seguito - abbandonato il cinema - dietro le quinte del Maurizio Costanzo Show) girando scene erotiche anche riuscite, poi potenziate da inserti hard per una "seconda versione" da destinare ai mercati esteri. Eccedendo purtroppo con lo zoom, Bianchi riesce comunque a rendere interessante il clima decadente e al tempo stesso inquietante che aleggia sui protagonisti, agevolato in questo da una discreta soundtrack (opera di Berto Pisano) e da suggestive scenografie (è girato all'interno del castello di Balsorano). Benché se ne siano scritte di tutti i colori, evidentemente Malabimba un certo effetto sul pubblico deve averlo avuto. Tanto da invogliare successivamente un altro Bianchi (Mario) a realizzarne un mezzo remake, sempre con Mariangela Giordano nell'analogo ruolo di suora (La bimba di Satana, 1982).

 

scena

Malabimba (1979): scena

 

Curiosità

La sceneggiatura è frutto dell'opera di Piero Regnoli, celebre penna che ha scritto svariate pellicole a tematica horror ed erotica e spesso, con risultati devastanti al botteghino (La principessa sul pisello), ha pure tentato la regia. Cosa veramente curiosa, Piero Regnoli all'epoca di Malabimba aveva già da un pezzo archiviato il suo trascorso in veste di critico cinematografico per conto de... L'Osservatore romano e per Il Popolo, organo editoriale della corrente politica (bigotto/censoria per opportuna convenienza) DC!

 

scena

Malabimba (1979): scena

 

Mariangela Giordano: ricordi dal set 


"In Malabimba avevo un copione bellissimo. Bellissimo come personaggio, voglio dire. Peccato che sia stato rovinato da quelle scene sexy che hanno girato fuori film e aggiunte dopo. Purtroppo era un'usanza che funzionava molto bene. Poi so che è uscito anche in versione porno; ma ebbe molto successo, è stato un grandissimo incasso. Malabimba lo abbiamo girato nel castello di Balsorano in provincia di Frosinone. Al primo piano c'era un ristorante, al secondo un albergo ma il piano più alto era disabitato da anni. Dovetti girare in una stanza in cui nessuno era più entrato da almeno trent'anni. Lavorammo una giornata intera con un ventilatore enorme che faceva un vento fortissimo che sollevò una muffa grigiastra formatasi in tutti quegli anni. C'era un odore nauseante. Questo vento rappresentava lo spirito malvagio che si voleva impadronire della suora. Io, la suora, cerco di combattere questo vento maligno urlando e pregando, ovviamente con la bocca aperta. Purtoppo respirai questa muffa che mi causò un'infezione virale che mi trascinai per 180 giorni. Chiamai un medico condotto, mi dette una cura ma non servì a niente. Mi venne la febbre a 40 e continuavo a lavorare perché dovevo terminare il film ma mi appoggiavo alle pareti perché non stavo in piedi. Quando girai la scena della morte della suora ricordo che proprio crollai al suolo, perché ero distrutta (...)
Mi piacciono molto i film alla Dario Argento, perché possiedono qualcosa. I miei film di quel periodo non li ho neanche visti, alcuni non li ho neppure doppiati."

 

FonteNocturno Cinema n. 1 (seconda serie). Intervista a cura di Davide Pulici e Manlio Gomarasca.

 

locandina

Malabimba (1979): locandina

 

La versione hard

 

Come prassi del periodo, che copre temporalmente gli anni conclusivi del 1970, i produttori italiani ambivano a piazzare - per questioni ovviamente economiche - sul mercato estero versioni "potenziate" dei film, indipendentemente dal genere di appartenenza. All'occasione venivano quindi girati (talvolta non dallo stesso regista e all'oscuro degli attori) brevissimi inserti di sesso esplicito, da intercalare alle sequenze erotiche. Malabimba rientra tra i tanti titoli che hanno subìto questo processo. 

 

Cronologia e tipo di inserto:

 

- 28'30": durante l'amplesso della Webley con il dottore s'intravede una penetrazione in dettaglio.

 

- 43': Bimba è impegnata in atto di autoerotismo. La macchina da presa esegue uno zoom sulla vagina.

 

- 54'10": Bimba si avvicina al letto dello zio Adolfo (paralizzato) per poi eseguire una dettagliata fellatio.

 

- 69': Andrea e Nais finiscono per cedere alla tentazione, forse anche a causa del decesso di Adolfo, congiungendosi carnalmente. Per una manciata di secondi s'intravede in dettaglio la penetrazione.

 

scena

Malabimba (1979): scena

 

"Fantasmi, se visitiamo gli antichi castelli che sono sparsi in Italia non facciamo altro che incontrare fantasmi. I fantasmi aiutano a ricordare, ognuna delle loro storie ci riporta alla memoria di epoche passate, di ingiustizie e di cruenti delitti." (Matteo Bortolotti)

 

 F.P. 21/03/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 85'02")

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