Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
La celeberrima opera di Giuseppe Verdi viene messa in scena nei luoghi in cui realmente si svolgeva in origine.
L'operazione è ad alto coefficiente di difficoltà, ma la coproduzione internazionale (per l'Italia ci pensa la Rai, che trasmette infatti l'evento in diretta in tre parti, tra il 4 e il 5 settembre 2010) e il cast tecnico-artistico assortito con fior di nomi eccellenti mandano in porto grandiosamente questo Rigoletto a Mantova. Va subito comunque rimarcato che l'idea di ambientare un'opera nei luoghi in cui realmente si svolsero i fatti narrati non è per niente nuova: già lo aveva fatto (quantomeno) la Tosca di Gianfranco De Bosio nel 1976; Marco Bellocchio però mette in scena con la dovuta attenzione un lavoro sontuoso, ricco in ogni senso – di dettagli, di cura e non soltanto sul piano del budget – che con le sue oltre due ore e mezza di durata si profila come un vero e proprio colosso all'interno del suo genere. La musica classica in tv non ha mai funzionato benissimo? Rigoletto a Mantova smentisce ogni dubbio. Merito anche di protagonisti come Placido Domingo, Yulia Novikova, Vittorio Grigolo e Ruggero Raimondi, oltre naturalmente al lavoro di Vittorio Storaro, che si occupa efficacemente della fotografia, di Marco Dentici (scenografie) e di Sergio Ballo (costumi), solo per citare i nomi principali. Naturalmente la visione è consigliata in primis ai melomani, ma a tutti gli altri va ricordato che una versione simile del Rigoletti è comunque il miglior approccio, la miglior introduzione possibile all'opera di Verdi. 6/10.
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