Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
non sono sicuro dei miei sentimenti nei confronti di questo film. tanto di cappello alla fotografia e alla musica che hanno,insieme alla regia, il merito di creare un'atmosfera fuori dalla bellissima caratterizzazione anni 50. la ricerca della memoria prima e dell'immaginazione che il maestro chiede ai suoi adepti di compiere per servire la causa mi ha fatto vivere una sorta di tuffo in certa fantascienza cheap e giocherellona. non sapendosi ben gestire le idee, the master evidentemente alla ricerca di qualcosa di ben preciso, visto che bazzica prevalentemente luoghi altolocati, tende a contraddirsi spesso, causando spiacevoli battibecchi di fronte ai quali gli adepti rimangono spiazzati e confusi. invece l'incontro con il reduce freddie gli apre possibilità per lui infinite. mi sono piaciute molto le due o tre scene in cui la fotografia s'inscurisce rapidamente quando tra il maestro e freddie succede qualcosa di speciale. quando con i suoi metoducci da mad doctor cerca di ficcare una percezione delle cose che ovviamente freddie non riesce a catturare. un muro è un muro e una finestra è una finestra; poi ovvio che uno se si sforza può vedere ciò che più lo aggrada. freddie viene dalla guerra e dagli shock emotivi e psichici che questa regala ai suoi reduci. quando finalmente riesce a sapere cosa è meglio per lui, ovviamente chi pensava dovesse averlo aspettato, aveva dato un seguito alla propria vita. per lui non c'era niente altro, se non quell'unico persona a cui interessava qualcosa di lui. un bambino birbantello che pesta a sangue chi si permette di contestare le idee, le parole o i pensieri del maestro. però che mi ha fatto veramente paura è la moglie del maestro. lei è la fede della e nella causa che vede freddie come una costante minaccia; troppo instabile, troppo malato, troppo debilitato. quindi verso la fine, da sci-fi da rivalutare poi come cosa vintage, il film si trasforma in un paranoia horror con freddie svuotato e consapevole di aver perso l'unica persona che lo poteva tenere attaccato alla realtà; persala è finalmente pronto a smettere di viaggiare poichè il suo maestro da servire lo ha finalmente trovato. quindi alla fine del mio farneticare, posso forse dare al film un buono.
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