Trama
Tony (Andrea Montovoli) e il fratello Filo (Piero Cardano) vivono in un piccolo paese siciliano, alle prese con la misera vita di tutti i giorni a cui sono costretti da una situazione economica precaria, in una famiglia in cui a occuparsi di tutto è la madre Lucia (Lina Sastri) mentre il padre Rosario (Francesco Pannofino) sperpera i pochi soldi a disposizione giocando a poker. Tony è il classico ragazzo spavaldo che, ammaliato dai film americani di gangster, sogna di avere il mondo ai suoi piedi e di divenire come il padre che, con il suo radicato maschilismo, è per lui un mito da emulare. Filo, invece, è un ragazzo esile ed introverso, affetto dalla sindrome di Asperger che gli consente di avere grandi abilità con le carte. I loro sono due mondi diversi e opposti che si ritrovano a convergere quando la sorellina Maria, affetta da una rara patologia, necessita di un delicato intervento chirurgico dall'alto costo. Con l'idea di rintracciare un vecchio campione di poker, i due partono alla volta di Milano per entrare nel mondo delle bische clandestine.
Note
Viviamo una delle crisi economiche più gravi dal 1929 in qua, ma una parte cospicua del Paese continua a scommettere sull’azzardo. Una delle ultime passioni fatali è il poker, declinato in varie modalità, con conseguenti deliri via cavo, via Web, via digitale terrestre. I protagonisti di questo spaventoso film dovranno certamente aver passato la vita a imitare le gesta dei vari Patrik Antonius, Fabrizio Baldassari, Luca Pagano, Filippo Candio, Maurizio Agrello, Dario Minieri, Salvatore Bonavena, Mustapha Kanit, Marco Bognanni, Daniele Amatruda: tutti giocatori professionisti di poker assoldati per accompagnare il sogno di Filo e Tony. Velo pietoso su morali e sottotesti, regia e interpretazioni, sceneggiatura e quant’altro campeggi prima, durante, dopo i crediti.
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