Regia di Ang Lee vedi scheda film
Naufrago nell'oceano, mentre è in viaggio verso il Nordamerica con genitori, fratello e animali dello zoo di famiglia, il giovane indiano Piscine Molitor Patel, detto Pi, si ritrova in una scialuppa alla deriva, in scomoda e pericolosa compagnia della tigre Richard Parker. Lottando per la sopravvivenza, il ragazzo stringerà un bizzarro sodalizio con la belva.
Ho atteso qualche giorno prima di scrivere un breve commento su questa affascinante trasposizione del best-seller del canadese Yann Martel, nella speranza di penetrare il mistero della sua esotica allegoria e riuscire a comprenderne il significato recondito, ma mi duole dire di aver alzato bandiera bianca: di Vita di Pi, il sottoscritto ammette candidamente di non averci capito una beneamata mazza. Racconto di formazione? Parabola filosofica e/o religiosa? Eccentrica novella di avventura? Difficile dirlo, l'unica certezza che mi sento di condividere è lo stupore per la magnificenza di incredibili effetti speciali e la sublime bellezza di immagini pittoriche nelle quali Ang Lee ha riversato tutta la sua indiscutibile sapienza registica. Di più non mi sento di scrivere.
Tutto molto bello, ma esattamente chevvordì? Boh... 8/10.
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