Regia di Ang Lee vedi scheda film
L'eclettico Ang Lee dirige una favola che non convince. Troppo poco mistica per le interessanti componenti metafisiche, troppo poco visionaria per la deriva mentale del protagonista. Resta la magia visiva della tigre (completamente animata in digitale) e di alcune soluzioni figlie, più che del 3D, di un'indubbia spettacolarità scenica e scenografica. L'incipit è noiosetto e didascalico, troppo palesemente vicino a Titanic per non destare più di qualche sospetto derivativo (io non ho letto il tanto noto romanzo da cui è tratta la pellicola). Interessante la componente della plurireligiosità. Ingiustificata la lunghezza. Che ci fosse qualcosa che non andava lo si poteva intuire dal lancio dei trailer e dalle troppo sfacciatamente altisonanti e grossolane dichiarazioni di qualche critico oltreoceano. Il regista - di cui continuano a piacerci La Tigre E Il Dragone e Lussuria, Seduzione E Tradimento, i suoi titoli migliori - si conferma essere un bravo mestierante sopravvalutato e privo di grande personalità. Non me ne vogliano i numerosi estimatori.
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