Regia di Ang Lee vedi scheda film
Ang Lee si conferma filosofo, oltre che elegante regista.
Vita di Pi (tratto dall'omonimo romanzo di Yann Martel) è un sofisticato film sulla teologia , sulla fede e il dubbio, raccontato senza il sentimentalismo in cui si rischia di scadere, trattando questo tipo di tematiche. Piscine Patel (Pi) vive una favolosa avventura, adatta sia ad atei che a credenti, sia a grandi che a piccini, un naufragio interiore in cui trionfano le immagini e le situazioni spettacolari. Pi è accompagnato nel suo viaggio da una bellissima tigre, specchio dell'anima, con cui condivide i momenti di stupore e quelli di angoscia, tra tramonti incandescenti, in cui cielo e mare si fondono, ed esperienze oniriche suscitate dalla luminescenza del krill nell'oceano notturno. Il film è un equilibrato connubio tra sostanza ed apparire, in cui gli spunti di riflessione si incastonano mirabilmente con il fascino della scenografia suggestiva, come un bilanciamento tra yin e yang, tra parti complementari, in cui nulla è fuori posto; tutto passa sotto l'occhio vigile del regista, che ha sempre mostrato questa particolare attenzione, anche nei suoi precedenti lavori.
Un'opera raffinata e ponderata, da vedere e rivedere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta