Trama
Pi Patel è il giovane figlio del proprietario di uno zoo indiano e, vivendo a stretto contatto con gli animali, ha imparato a conoscerne abitudini e caratteri con precisione enciclopedica. Pi e la sua famiglia, però, sono costretti a lasciare l'India e si imbarcano per il Canada portandosi appresso alcuni degli animali dello zoo ma la nave su cui viaggiano affonda e dal naufragio si salvano solo lui e la gigantesca tigre del Bengala che Pi chiama Richard Parker. In balia delle acque dell'oceano per 227 giorni, Pi riesce a salvarsi dagli istinti feroci di Parker grazie alle sue conoscenze e all'anomalo rapporto che tra loro si crea.
Approfondimento
VITA DI PI: UNA FAVOLA SULLA FEDE
Con Vita di Pi il regista Ang Lee racconta la storia eccezionale di un giovane che, sopravvissuto a un disastro in mare, comincia un epico viaggio di avventura e scoperta stringendo una sorprendente e inaspettata amicizia con un altro sopravvissuto alla tragedia: una terribile tigre del Bengala. Basato su un romanzo che ha venduto oltre 7 milioni di copie in tutto il mondo, Vita di Pi si svolge nell'arco di tre continenti, due oceani, molti anni e un ampio universo di immaginazione e fantasia. Ritenuto infilmabile dai più, il romanzo ha preso vita grazie alla visionarietà di Lee che, con l'aiuto del 3D, ha provveduto a renderlo un audace mix di eccitante narrazione e temi forti e provocatori.
Per più di un anno il romanzo Vita di Pi del canadese Yann Martel è rimasto nelle classifiche di vendita del New York Times, vincendo anche il prestigioso Man Booker Prize. Il produttore Gil Netter aveva proposto sin da subito ad Elizabeth Gabler, presidente della Fox 2000 Pictures, di acquisirne i diritti per realizzarne una trasposizione cinematografica da trasformare in film evento. Per anni, Netter e Gabler svilupparono e curarono il progetto fino ad individuare in Ang Lee il regista più accreditato per ciò che avevano in mente. Con una variegata filmografia alle spalle, comprendente titoli molto differenti tra loro, Lee era la persona adatta a trasferire sullo schermo l'intimo dramma di un giovane uomo che perde la propria famiglia e va incontro a un cambiamento radicale sullo sfondo di un paesaggio spettacolare. La loro intuizione si è rivelata talmente giusta che, dopo aver visionato il film, lo scrittore Yann Martel lo ha definito come una nuova traduzione (la 43ma, ad essere precisi) del suo romanzo, apprezzando l'arduo lavoro di cernita svolto dallo sceneggiatore David Magee (Neverland. Un sogno per la vita).
Dal momento in cui, nel 2008, ha cominciato a lavorare all'adattamento, Lee si è concentrato sulle grandi quattro tematiche della storia - coraggio, perseveranza, ispirazione e speranza - per raccontarle con toni differenti, costruendo un percorso al contempo emozionante e spirituale, straziante e trionfale, divertente e ispirato. Lee tratta Vita di Pi come una favola sulla fede, in cui ad avere importanza è il valore della narrazione e il valore della condivisione delle storia. Ad aiutarlo nel processo realizzativo è la tecnologia ma, non accontentandosi di quanto già in circolazione, Lee ha voluto creare qualcosa di innovativo e all'avanguardia. Coniugando gli effetti visivi di Titanic, il 3D rivoluzionario di Avatar e il lavoro in CGI per creare il personaggio di Caesar in L'alba del pianeta delle scimmie, il Richard Parker di Vita di Pi è completamente creato dal nulla raggiungendo un livello di perfezione che sul canotto lo rende ancora più reale di Suraj Sharma, l'attore che interpreta Pi. Per la prima volta nella sua carriera, Lee si serve del 3D e lo usa per ampliare la portata del film e avvolgere lo spettatore nel viaggio fisico che il protagonista affronta e portarlo nel nucleo emotivo della storia.
UN TUFFO NELLA STORIA
Vita di Pi comincia e finisce a Montreal con uno scrittore (interpretato da Rafe Spall) che, in cerca di ispirazione, viene a conoscenza dell'incredibile storia di Piscine Militor Patel (Pi, che a 17 anni è interpretato da Suraj Sharma, da adulto da Irrfan Khan e da bambino, nelle prime scene, da Ayush Tandon). Cresciuto a Pondicherry, in India, nel corso degli anni Settanta del Novecento, Pi ha ha una vita ricca e felice. Suo padre (interpretato da Adil Hussain) possiede un giardino zoologico e Pi trascorre le sue giornate tra tigri, zebre, ippopotami e altre creature esotiche. Questo è anche il periodo in cui Pi sviluppa le sue idee sulla fede, sul credo e sugli esseri viventi, umani o animali che siano. Durante uno dei tentativi di approccio con la tigre del Bengala che lui chiama Richard Parker, Pi apprende una dura lezione di vita dal padre sul rapporto tra uomini e bestie e sulla natura di questi istintiva di queste, una lezione che incide sulla sua insaziabile curiosità per il mondo e, in definitiva, anche sul viaggio che lo aspetterà. L'universo di Pi è scosso però dai grandi cambiamenti che si verificano in India e, quando Pi ha 17 anni, il padre e la madre (interpretata da Tabu) decidono che la famiglia deve emigrare verso una vita migliore verso un mondo nuovo, anche se ciò per Pi significa lasciarsi alle spalle il suo primo amore. Scegliendo di trasferirsi in Canada, i genitori chiudono il loro zoo, impacchettano le loro cosa (compresi alcuni degli animali) e salgono a bordo di una nave da carico giapponese, dove incontrano un sadico cuoco francese (interpretato da Gérard Depardieu). Durante una notte in alto mare, la gioia di Pi si scontra contro l'impeto della natura che in pochi attimi provoca un cataclisma. La nave affonda ma Pi sopravvive miracolosamente, ritrovandosi nel bel mezzo dell'oceano Pacifico su un'imbarcazione di fortuna con l'inattesa compagnia di Richard Parker, quel nemico mortale indicatogli anni prima dal padre. Man mano che i giorni passano, però, Pi e Parker imparare a convivere insieme e, da pericolo, la tigre si trasforma nell'unica speranza di Pi di trovare la via di casa. Il forte legame che si crea è inoltre rafforzato da un'esperienza comune: sia Pi sia Richard Parker hanno una scarsa conoscenza del mondo reale ed entrambi sono stati cresciuti dallo stesso maestro di vita, il padre di Pi.
I due naufraghi si ritrovano ad affrontare sfide inimmaginabili, tra cui la devastante forza della natura che sferza la loro scialuppa di salvataggio di piccole dimensioni.
La tragedia del naufragio per Pi si trasforma presto in un'esperienza spirituale. Nonostante rimetta in discussione il suo rapporto con Dio, Pi non perde mai la speranza, trovando gioia in elementi semplici come un vecchio manuale di sopravvivenza ritrovato o la bellezza dell'oceano e le sue meraviglie (i pesci voltanti dai colori luminescenti dell'arcobaleno, l'azzurro scintillante dell'onde dell'oceano o una radiante megattera che affiora in superficie), che lo spettatore può ammirare grazie all'uso del 3D fatto dal regista Ang Lee.
UN PROTAGONISTA ESORDIENTE
L'insieme delle emozioni rappresentate in Vita di Pi hanno richiesto prestazioni eccezionali a tutto il cast. Per cercare il protagonista Pi, il regista Ang Lee ha assistito a oltre 3000 provini in tutta l'India per poi scegliere il giovane Suraj Sharma, uno studente di Delhi (i genitori di Suraj sono entrambi dei matematici e, per ironia della sorte, il figlio esordisce al cinema con un personaggio di nome Pi, che in matematica è una costante numerica imprescindibile). Suraj, che si era presentato al primo provino solo per accompagnare e sostenere il fratello, nel corso di sei mesi ha superato quattro diverse fase di audizioni prima di colpire l'immaginario di Lee con un emozionante monologo tratto dal copione, in cui mostrava tutto il suo talento e la sua anima ancora carica di innocenza attraverso gli occhi. Una delle prime cose che Suraj ha dovuto fare prima di cominciare a girare è stata imparare a nuotare. Dato che il personaggio di Pi trascorre gran parte della storia in acqua, era importante che Suraj avesse la giusta formazione "acquatica", sottoponendo il giovane neo attore a intensive e dure lezioni tenute dal coordinatore degli stunt Charlie Croughwell e dal figlio Cameron. Per rendere reale la trasformazione fisica a cui il Pi naufrago va incontro, Suraj ha dovuto anche sottoporsi a un rigoroso programma di dieta e allenamento fisico, trasformando il suo corpo magro in una massa di muscoli da ridurre poi drasticamente e in breve tempo durante il corso delle riprese (per fare un paragone con un naufrago famoso del cinema, la drammatica perdita di peso di Tom Hanks in Cast Away è stata facilitata da mesi di sospensione delle riprese mentre Suraj ha dovuto dimagrire in "tempo reale", a produzione in corso).
Per rendere ulteriormente credibile il naufragio e l'esperienza vissuta da Pi, Suraj ha imparato le tecniche di sopravvivenza in oceano aperto da Steve Callahan, consulente marino famoso per essere sopravvissuto alla deriva per 76 giorni e aver raccontato la sua disavventura in un libro autobiografico. Tra le varie nozioni, Suraj ha appreso come pescare, costruire una vela e raccogliere l'acqua fresca.
RIPRESE NEL SUD EST ASIATICO E USO DEL 3D
Gran parte di Vita di Pi è stato girato presso il più grande serbatoio di acqua capace di generare onde mai costruito per un film. Realizzato a Taichung, in Taiwan, nei pressi di un vecchio aeroporto, il serbatoio misura 70 metri di lunghezza, 30 di larghezza e 4 di profondità, e può arrivare a contenere fino a 1 milione e 700 mila litri d'acqua. Le onde sono tutte reali e solo per le scene del naufragio e della "tempesta di Dio" si è ricorso all'uso di effetti speciali.
Richard Parker invece è frutto degli effetti visivi di Bill Westenhofer, basati sul lavoro di CG già svolto sul personaggio di Caesar in L'alba del pianeta delle scimmie. Facendo riferimento alla fisicità e ai movimenti di quattro differenti tigri reali del Bengala - tre trovate in Francia e una in Canada -, si è creata una creatura quasi reale cercando di evitare l'effetto antropomorfizzante. Le riprese dell'infanzia di Pi a Pondicherry sono state girate nei pressi dell'ex colonia francese in India, che ha ospitato la produzione nei 200 mila metri quadrati di studi e spazi per uffici vicino allo storico quartiere musulmano. 18 diverse location sono state scelte da Lee nei dintorni e oltre 600 persone locali hanno lavorato alla sola sequenza iniziale. I giardini botanici, costruiti dai francesi verso la fine del Novecento, sono stati trasformati nello zoo del padre di Pi, avvicinandosi all'idea che lo zoo del romanzo di Martel nascesse da una trasformazione dei veri giardini botanici per mano del padre di Pi stesso. Lee ha avuto anche l'autorizzazione per girare al tempio Villanur, eretto oltre mille anni fa, una scena nella quale sono state impiegate 2 mila comparse e 20 mila candele tradizionali diya.
La sequenza durante la quale i Patel godono di una vacanza in famiglia è stata invece realizzata a Munnar, una stazione di collina piccola ma molto popolare nella costa sud-occidentale dell'India.
A Taiwan, inoltre, sono state effettuate delle riprese all'interno della colonia di indigeni della riserva naturale di alberi banyan di Kenting per essere studiate come scenario dallo scenografo David Gropman e ricreare digitalmente gli ambienti da usare per il paesaggio della scena della misteriosa e surreale isola abitata da un clan di suricati.
Note
L'adattamento dell'omonimo romanzo di Yann Martel, vincitore del prestigioso Man Booker Prize e punto fisso fra i bestseller del “New York Times”, è notevole. Complici anche avanzate tecniche Cgi, il film rappresenta un importante step evolutivo regalando la piacevole sensazione che la terza dimensione non sia solo fine a se stessa, ma anzi risulti indispensabile nel trasportare sul grande schermo certe ambientazioni davvero spettacolari. Buonismo e “correttezza politica” non mancano naturalmente, ma l’effetto è meno melenso di quello che si sarebbe potuto rischiare.
Trailer
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- Miglior regia a Ang Lee al Premi Oscar 2103
- Miglior fotografia al Premi Oscar 2103
- Miglior colonna sonora al Premi Oscar 2103
- Migliori effetti speciali al Premi Oscar 2103
Commenti (21) vedi tutti
CGI a manetta. Praticamente è fatto tutto in CGI. Qualità buona a volte ottima, non si distingue il falso dal vero. La storia è curiosa, ma alcune scene fanno venire l'oritaria... 6.5
commento di BradyC A P O L A V O R O A S S O L U T O ???? Da consigliare vivamente, si può vedere gratuitamente su Play2000, basta scaricare la App e registrarsi, Buona Visione Non ve ne pentirete.
commento di DemetrioGrandinettiFilm bellissimo, non annoia mai, neanche con la parte lunga in mare, l’inizio è forse un po’ noioso, ma poi il film diventa spettacolare fino alla fine. da vedere, voto 8
commento di nicelady55Bellissimo storia tremenda meglio la favola del ragazzo che la verita
commento di BijouxUna favola psichedelica infarcita di effetti speciali.
leggi la recensione completa di ezioVisionato ieri sera in coppia,da dvd originale,la Storia non annoia e diventa sempre molto appassionante creando nello Spettatore una sorta di Viaggio mistico,Religioso,estetico e altro assai vario con il dubbio finale su quale sia la vera Storia da tenere in memoria vista la bellezza della Pellicola.voto.8.5.
commento di chribio1Molto fantasioso e scenografico. Un film particolare, non annoia e in fondo anche diverte. Eviterei la ricerca di significati profondi.
commento di Artemisia1593Film molto particolare, storia originale e inverosimile. Realizzato ottimamente con un bravo attore protagonista. Difficile da valutare perché delle due storie raccontate, completamente diverse, non si capisce quale sia quella accaduta veramente, ma forse non è così importante. Voto 7
commento di FabiousFilm bellissimo!un viaggio avventuroso ma anche interiore... fotografia meravigliosa e sorprendente!...trama particolare... consigliatissimo x quasi tutte le età....Oscar meritati!!
commento di Bibi0075Un film poetico e visionario che racconta il passaggio spirituale di un adolescente dal mondo ingenuo alla dura realtà con la scelta di far convivere la “tigre” che è in noi che occorre nutrire per sopravvivere e la capacità di dominarla per restare umani. Da vedere per chi ama i film profondi. Fotografia bellissima!
commento di saxpoetaUn film che parla di vita e morte ma poi di vita; di speranza e disperazione ma poi di speranza
leggi la recensione completa di TIXUna favola moderna sull'istinto e sulla ragione, sulla fede nella Provvidenza e nel prossimo e su come divenire un adulto comporti l'uccisione dei fantasmi della tenera età.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoInteressante e particolare, con copioso e discreto utilizzo di computer grafica finalizzto agli obiettivi del film. Nel complesso equilibrato, innovativo nella realizzazione, fresco nella regia e nella recitazione con una trama che avrebbe fatto tremare i polsi ai più, direi che le premesse ci sono tutte per consigliarlo, il resto sono dettagli....
leggi la recensione completa di gacIl film può piacere o meno ma i premi Oscar sono meritati! Immaginate il lavoro che han dovuto affrontare - con i risultati positivi che nessuno può negare - il regista e tutte le maestranze per realizzare questo film innovativo che ci lascia a bocca aperta!
commento di marco biChe dire? A parte alcune scene spettacolari, a parte la Tigre (anche se NON Reale, ma lo sembra) e poco altro, questo film NON mi ha entusiasmata, anzi. Trovo che questo film sia per Credenti accaniti, nonostante abbiano messo 3 tipi di religione (una diversa ed in contrapposizione alla altra), dandomi l'impressione di una Grande Scorrettezza. V
leggi la recensione completa di MiniPuppyMonotono. Il film in gran parte girato su una barca con i due protagonisti, l'uomo e la tigre, che si contendono gli spazi, in un vortice di fantasie orientali.
commento di enandreVedo molti giudizi negativi per questo film, ma in fondo i gusti son gusti, ma se devo dire la mia io l'ho trovato straordinario, sicuramente uno dei film più belli che ho visto in questi ultimi anni.
commento di TalassoFinto, ergo senz'anima.Filmetto per bambini.Dio esiste perchè mi sono salvato da un naufragio a tu per tu con una tigre ?Vediamo cosa raccontano gli altri mille crepati sulla nave a sto punto.
commento di Tex MurphyUn'opera "psichedelica" ottenuta con un uso straordinario delle più moderne tecnologie digitali!!!
commento di vjarkivBello! Ma str… quella Tigre però!!
commento di Blue VelveteBellissimo, molto emzionante nonostante la prima parte rimane abbastanza lento; però non è un film per bambini, ci sono scene che li potrebbero spaventare. La fotografia è magnifica e ottimo anche il 3D, anche la colonna sonora è molto bella
commento di XANDER