Regia di Timur Bekmambetov vedi scheda film
Visto che è appena uscito un curioso libro intitolato "Orgoglio e pregiudizio e zombie",perchè non immaginare addirittura che un famoso personaggio storico non abbia un lato horror della propria storia rimasto segreto?E,essendo i vampiri tornati di gran moda,ecco che viene fuori che Abraham Lincoln (sul quale sta realizzando una biopic con Daniel Day Lewis Steven Spielberg) sia stato un cacciatore di creature notturne sanguinarie,e che alla fine la guerra di Secessione sia scattata per contrastare un disegno demoniaco.Diretto dal russo Timur Bekmambetov,che già si era distinto poco positivamente con uno dei peggiori action della decade,"Wanted",il film procede con dialoghi abbastanza balordi,narrativamente va avanti a balzi,ovviando con la voce off ai passaggi troppo complicati e puntando più che altro sulle scene d'azione.Il protagonista è una sorta di Liam Neeson meno bravo a recitare,e si rivede Rufus Sewell nei panni del capo dei mostri dai denti aguzzi.Pensato per grossi incassi,"La leggenda del cacciatore di vampiri" non risponde nè alle esigenze dello spettatore del B-movie duro e puro,perchè manifesta confuse ambizioni più alte,e senza un gran senso del ridicolo,nemmeno a quelle di chi si approccia pensando di gustarsi un pastiche di Storia,Fantasy e Horror,perchè i generi non si amalgamano,e si rimane a contemplare le ormai logore riproposte del "Bullet-time",con un'ascia d'argento che all'occasione diviene pure fucile,e una strategia conclusiva per debellare i parenti di Dracula abbastanza balzana,dato che il film suggerisce che ne fossero invasi gli Stati Uniti. Poco convincente,anche proposto come uno dei pochi film ad alto budget usciti d'estate qua da noi.
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