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La leggenda del cacciatore di vampiri

Regia di Timur Bekmambetov vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su La leggenda del cacciatore di vampiri

di alan smithee
4 stelle

Abraham Lincoln cacciatore di vampiri....detta cosi' potrebbe sembrare una barzelletta, una scommessa inaffrontabile da parte di uno sceneggiatore in vena di autolesionismo, la trama di una goliardata da Abrahams (con Zucker pero'), il modo migliore per risvegliare in modo feroce l'anima in pace del vero Lincoln dopo 150 anni di glorioso e meritato riposo. 
Invece in questo baracconesco film di mezza estate tutto e' piuttosto serio, inverosimilmente calato con meticolosita' in un contesto storico che vede al centro della vicenda affrontare problemi cardine come una delle piu' sanguinose guerre civili degli ultimi secoli e uno dei piu' ingiusti crimini umanitari perpetrati da una razza ai danni di un'altra: la schiavitu'.
Da tempo esiste tutto un genere che si propone di riscrivere i piu' noti e celebrati testi narrativi della letteratura mondiale in chiave vampiresca. Sulla mia disordinata libreria, impilato da oltre due anni di attesa, di polvere ed oblio, mi attende niente di meno che "Orgoglio, pregiudizio e zombie", che per qualche motivo ho comprato e mai avuto il tempo (o il coraggio) di affrontare. E pazienza se a farne le spese sono i piu' affascinanti classici della letteratura di ogni tempo: in fondo ci sara' (si spera) sempre liberta' di scelta se dedicarsi all'originale o piuttosto alla versione sanguinolenta e pulp.
Ben diverso, soprattutto nei confronti della generazione piu' giovane, spesso acerba e disinformata, e' a mio avviso travolgere eventi storici di portata mondiale e cucirgli addosso tutta una trama di diavolerie come quella dei sudisti, armata di vampiri che travolge le linee nemiche nordiste, spinte al massacro dalla voglia di riscatto e di abolizione della schiavitu', al contrario dei sudisti invece che la vogliono mantenere perche' quest'ultima e' il loro principale nutrimento.
Questo e' l'aspetto immorale, sconfortante dell'approccio! Poi vedere il povero Lincoln (impersonato da un attore bamboccio - sorta di giovane ma inespressivo Liam Neeson - che punta solo ed esclusivamente su una somiglianza fisica e che pero' devasta e compromette ogni benche' minima resa recitativa) che gioca di accetta come un guerriero ninja e' ancora la minor vergogna, la piu' veniale pecca di un filmaccio a cui non basta un 3D povero e posticcio ne' qualche scena movimentata (la corsa dei cavalli nell'inseguimento Lincoln/vampiro e' bella quanto inverosimile) a salvarlo dall'impronta pesante di quello zarro di Bekmambetov. Il quale, dopo due poco comprensibili, ma a loro modo cupamente affascinanti film sui guardiani (del giorno e della notte), e' crollato pesantemente a terra sotto la scure (altro che accetta argentata di Lincoln!) di una major hollywoodiana americana che gli ha offerto lo sciocco Wanted con l'atonamente imbronciata Angelina Jolie. 
Insomma un film puerile, costruito a tavolino su stupidaggini senza senso, al quale non basta un cast che, a parte il protagonista sul quale abbiamo gia' espresso almeno mille perplessita', vanta di ottimi interpreti, tra i quali e' impossibile non citare il sempre simpatico Dominic Cooper e il suo principale antagonista Rufus Sewel dall'affascinante strabismo, nel ruolo rispettivamente di vampito-bravo Vs. vampiro-cattivo nell'eterna (e un po' pallosa) sfida tra bene e male.

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