Regia di Nicholas Stoller vedi scheda film
Ci sposeremo non appena avremo messo a posto questo e quello. Ma ci sarà sempre un questo e quello.
Anche le migliori commedie sentimentali americane degli ultimi vent'anni, come questa, non riescono a convincere veramente. E' cioè discreta, ma non fa centro.
Il suo pregio principale è forse il rappresentare molte situazioni tipiche delle coppie di oggi, come innanzitutto il reiterato rinvio del matrimonio per i motivi più svariati, che forse sono solo pretesti per non assumersi le proprie responsabilità. O forse è l'idea sbagliata che prima di sposarsi tutto debba essere pronto e perfetto a causare i rinvii. In ogni caso il film, su questo fronte, funziona. Poi, la pellicola rappresenta in modo soddisfacente il conflitto famiglia-carriera (nel personaggio di lei), e l'umiliazione sottile e gentile che la donna infligge all'uomo. Inoltre, entrambi sul posto di lavoro sono corteggiati da terze persone, che quasi stanno in agguato pronte a colpire alla prima crisi di coppia. Infine, gli amici forse senza tatto o forse invidiosi, che fanno battutacce fuori luogo quando meno ce lo si aspetterebbe. Non si può negare l'attualità di queste tematiche.
Quanto ai dialoghi, non sono male, ma siamo lontani dall'incisività e dal taglio laser a cui ci hanno abituati le commedie del passato. La definizione dei protagonisti è discreta, ma piuttosto superficiale. Sbagliate, invece, ho trovato alcune figure come il collega invidioso di lui e l'afroamericano mattacchione della squadra di psicologi; mi sembra girino un po' a vuoto.
Il film è inoltre cosparso di sangue e ferite dalle cause più diverse, ma la frequenza di questo elemento mi fa pensare ad un qualche tentativo metaforico della sceneggiatura (a volte l'amore ferisce e amputa?). In un paio di casi siamo addirittura in zona splatter. Se questo era l'intento, il significato e troppo ermetico. E poi la scena del dito mozzato con la fontanella di sangue e la cuoca che se la ride è proprio di cattivo gusto.
Infine il finale, che è quanto di più convenzionale si possa immaginare. Non per come la vicenda va a finire - che non era affatto prevedibile - ma per come è rappresentato. E' uguale a cento altre commedie degli anni 2000.
In complesso è un film che si guarda volentieri, ma i difetti certo non mancano.
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