Regia di Nicholas Stoller vedi scheda film
Il matrimonio è il fulcro di tanta commedia americana recente, non solo romantica: tra notti da leoni e amiche della sposa, i giorni che precedono il fatidico sì diventano terreno fertile. Ma se tra l’anello di fidanzamento e la marcia nuziale passassero anni? Succede a Violet e Tom, che alle smanie dei parenti antepongono una placida razionalità: si amano, dunque possono aspettare, dal momento che in gioco c’è la carriera di lei e un trasferimento (poco) temporaneo all’altro capo degli States. Ovviamente il tempo gioca a loro sfavore, e il ricordo di quando erano freschi promessi sposi appassisce sui compromessi che il quotidiano esige come pegno d’amore. Prodotto dall’infallibile Judd Apatow, The Five-Year Engagement è la terza collaborazione tra Nicholas Stoller e il multiforme ingegno di Jason Segel, qui nuovamente in veste doppia di attore e sceneggiatore dopo Non mi scaricare e I Muppet. L’ironia apatowiana, tra lo sboccato e lo stralunato, si coniuga a un’intelligenza di scrittura che non teme di realizzare una sorta di kolossal delle commedie romantiche: oltre due ore, durata fuori dagli schemi, di ritmo serrato e dialoghi sapidi, capaci di scavare in modo non banale nelle dinamiche di coppia. La regia svelta di Stoller serve egregiamente la bravura di Segel ed Emily Blunt: il respiro ricorda il Rob Reiner più ispirato, quella razza rara di commedia che accompagna per mano i suoi personaggi e tra una risata e l’altra racconta della Vita.
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