Regia di Derek Cianfrance vedi scheda film
Grande inizio con la schiena tatuata di Gosling che indossa la maglia dei metallica, a seguire le sue mirabolanti esibizioni con la moto. Ma a poco a poco il film comincia a perdere il filo, poi lo riacquista con l'entrata in scena di Bradley Cooper, per deragliare di nuovo più in là.
Le buone intenzioni ci sono, il tentativo di parlare di questioni toccanti e policromatiche si afferra, ma il regista non riesce ad essere convincente. Il gioco di contrasti tra corruzione della polizia e criminali da salvare, assassini pentiti e anime giovani recuperate appare forzato e senza un filo logico. Alla fine della visione, che scorre, ma senza infamia e senza lode, ti chiedi: "Quindi?".
Passa in secondo piano anche la bravura di Gosling e Cooper; della toccata e fuga di Ray Liotta, con quegli occhi glaciali da maniaco e la faccia sexy butterata, posso solo dire che mi mette i brividi quando fa il cattivo!
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