Regia di Derek Cianfrance vedi scheda film
Dramma a più livelli sia temporali che narrativi con le nuove stars hollywoodiane, il malinconico Gosling e l'eclettico Cooper che si dividono gli spazi, ma con Bradley ad imporsi decisamente.
Ryan, stile Drive, fa ancora lo stunt rapinatore, stavolta in moto, ma, come in Drive, tutta 'sta abilità non è che la si mostri poi molto.. (per il prossimo film gli consiglierei un'attività meno presuntamente movimentata).
Bradley dovrebbe/vorrebbe essere un ambizioso poliziotto modello, si barcamenerà tra scrupoli, rimorsi e carrierismo.
La storia pesca nei casi del destino che incrociano la strada dei due protagonisti, folli e determinati, sempre borderline, a fasi alterne carogne inconsapevoli o delinquenti loro malgrado, con un grosso cuore magari, ma penalizzato da un agire compulsivo ed inadeguato, tale da determinare catene di eventi che si ripercuoteranno nel tempo fino al biblico ricadere delle gesta degli avi sulle teste dei figli.
La sceneggiatura intrecciata e sbalzata si arrampica in più di un' occasione ma alla fine i colpi di scena avvincono e ci turbano nella loro inevitabile e contorta evoluzione.
Splendide le musiche di Mike Patton che arredano efficacemente stati d'animo ed azioni salienti.
Come già ribadito in precedenza ed altrove, continuo a preferire Bradley - e del resto la sua parte rimane la più complessa - per la sua capacità di adattarsi al personaggio e di creare dal nulla stati emotivi differenti (mi sarebbe piaciuto vederlo in Carnage, o comunque in un ambiente statico.. è uno che dona profondità e spessore anche da fermo); e di certo avrei voluto vederli di più recitare assieme questi due fenomeni... a me danno l'idea di poter catalizzare tutta l'attenzione...
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