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Quello che so sull'amore

Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film

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La recensione su Quello che so sull'amore

di mm40
2 stelle

Ex calciatore fallito, nei debiti e divorziato, a George interessa una sola cosa: recuperare suo figlio, o quantomeno il rapporto con lui. Perciò si mette ad allenare la squadra di calcio giovanile in cui il piccolo gioca; manco a dirlo, George ritroverà anche l'equilibrio con sè stesso e un nuovo amore.

 

La solita tiritera bolsa e insignificante: Muccino scaglia il suo cinema addosso agli americani e ne viene debitamente ignorato, nonostante i due precedenti lavori con Will Smith (i terribili La ricerca della felicità, 2006, e Sette anime, 2008) gli avessero garantito una certa notorietà e, di conseguenza, la possibilità di girare Quello che so sull'amore. Ma fin dal copione di Robbie Fox la pellicola non funziona, non può funzionare: sembra il remake stanco e impoverito nel linguaggio cinematografico (che pure il regista solitamente padroneggia) del film-medio di Muccino, con argomenti, situazioni, dialoghi neppure banali, ma insulsi e un'evidente voglia di confezionare un'operina sentimental-spensierata per famiglie che in fin dei conti è carburante perfino meno potente di quello già stantio e velleitario che solitamente muove il regista nei suoi lavori. Produzione totalmente a stelle e strisce, Quello che so sull'amore consta di un cast tecnico e artistico interamente straniero, con una serie di nomi di assoluto richiamo spesi nei ruoli centrali (Gerard Butler, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones, Dennis Quaid, Jessica Biel), ma che nulla possono fare di fronte alla mediocrità complessiva del film. Fino al 2012, senza dubbio, il punto più basso raggiunto dal Muccino maggiore. 2/10.

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