Trama
Tre studenti di un liceo, non particolarmente noti e amati, decidono di dare una svolta alla loro vita sociale scolastica e, complice il loro imminente diciassettesimo compleanno, organizzano una mega festa a cui invitano tutti coloro che conoscono. Con il procedere della serata, però, gli eventi cominciano a sfuggire loro di mano e ogni cosa assume una connotazione differente, trasformando la festa in una notte di eccessi e follie.
Approfondimento
LA PIÙ GRANDE FESTA DI STUDENTI ANONIMI
Il sogno di ogni adolescente è catturare l'attenzione delle ragazze. Non importa cosa si debba fare per ottenere tale risultato, ciò che conta è impressionarle e attirare la loro attenzione. Questo è il punto di partenza di Project X: si hanno 17 anni una sola volta, cosa di meglio allora di una festa spensierata ed eccessiva, di cui tutti parleranno, per far colpo? Se, poi, ci si mettono di mezzo anche una casa che alla fine della festa sarà ridotta come un campo di battaglia e uno spacciatore arrabbiato armato di lanciafiamme, allora è sicuro che nessuno si dimenticherà dell'evento, entrando negli annali degli aneddoti che si raccontano di generazione in generazione. Fortunatamente, però, tutto questo è frutto della fervida fantasia di Todd Phillips, la stessa mente creativa che ha conquistato il mondo con Una notte da leoni (2009), che basandosi sui racconti dei bagordi (e dei conseguenti disastri) delle feste liceali ha tirato fuori dal suo cilindro una commedia girata come un mockumentary, che in tempo reale fotografa l'esplosione della situazione e focalizza l'attenzione sugli effetti deleteri di alcune scelte - pericolose già nelle intenzioni - che possono portare a far perdere il controllo della situazione.
Trovare la storia giusta da raccontare non è stato difficile per Phillips, che con l'aiuto del produttore esecutivo Alex Heineman e lo scrittore Michael Bacall ha tirato fuori dai ricordi scolastici tutti gli episodi più eccessivi e li ha uniti con lo scopo di realizzare la più grande commedia di tutti i tempi con protagonisti dei giovani "studenti anonimi". A differenza degli atleti o dei nerds, gli studenti anonimi sono quelli che non riescono a emergere (in positivo o in negativo) dalla massa, sono quelli di cui nessuno nota la presenza o conosce il nome, ovvero la maggior parte dei ragazzi che frequentano un liceo e rimangono nella media. Lasciando libero spazio alla continua improvvisazione, la sfida realizzativa maggiore era rendere credibile la presenza di una telecamera che filmasse tutto ciò che stava accadendo durante la festa in modo da non distrarre il pubblico. Una volta superato questo ostacolo di carattere tecnico, ci si è posto il problema di fissare un limite oltre il quale non spingersi. Niente di complicato, però: le loro discussioni vertevano infatti su interrogativi come "che tipo di fluidi corporei mostrare" o sulla possibilità di far morire qualcuno.
I WEB ATTORI
Per dirigere una storia così caotica serviva però un regista che avesse fatto del caos la sua regola di vita. Nonostante fosse inglese e vivesse a Londra, Nima Nourizadeh è stato sin da subito in cima alla lista dei candidati alla regia per aver realizzato dei video musicali e degli spot che con il caos andavano a nozze. Il suo approccio a Project X e la naturalezza con cui Nourizadeh ha mostrare di comprendere le intuizioni di Phillips hanno poi fatto il resto, portandolo a Los Angeles, dove ha lavorato per ben due anni al film. Lo stile di Nourizadeh ha contribuito a raggiungere l'effetto di autenticità che il film si proponeva: attraverso una prospettiva in prima persona, lo spettatore infatti si ritrova partecipe della vicenda divenendo un tutt'uno con i protagonisti, a cui prestano i loro volti degli attori sin qui sconosciuti, che si sono impegnati a non far apparire artefatti o fasulli i loro personaggi, come se stessero girando per davvero un film casalingo. Per reclutare gli attori, compresi i tre protagonisti, Nourizadeh ha aperto appositamente un sito internet grazie al quale ha raccolto migliaia di video di autopresentazione di internauti interessati al progetto. Tenendo sempre a mente il realismo finale a cui si aspirava, ha scelto tra questi i giovani che non solo avevano le caratteristiche dei personaggi della sceneggiatura ma che presentavano tratti particolari da poter inserire nel copione, in modo da amalgamare ulteriormente realtà e finzione in un gioco delle parti continuamente modellabile, tanto che la maggior parte di loro ha conservato il nome di battesimo anche sulla scena. Per il ruolo del ragazzo che nel film riprende la festa, invece, è stato scelto appositamente Dax Flame, un videoblogger famoso negli Usa per i filmati ironici e spesso sopra le righe.
RIPRESE A TUTTO TONDO
Coscienti del fatto che nel XXI secolo qualunque giovane dotato di telefonino potrebbe improvvisarsi regista e filmare lo svolgersi di una festa fornendo un resoconto in prima persona, Nourizadeh e il direttore della fotografia Ken Seng hanno studiato una soluzione per rendere differente il loro lavoro da quello di un qualsiasi amatore, scegliendo di effettuare le riprese ricorrendo all'uso di diversi formati e a un sistema di otto telecamere differenti. In questo modo, la soggettiva si alimenta di un punto di vista unico sulla situazione, capace di riprendere a 360° tutto ciò che avviene sulla scena. Durante le 25 notti di riprese, tutte in rigoroso ordine cronologico, le varie macchine da presa alternano le loro angolazioni in modo da riflettere stilisticamente la natura casuale degli eventi caotici. Spesso, le macchine da presa sono state anche messe in mano ai 200 e passa attori, incoraggiati a filmare quanto stava accadendo intorno a loro. Ovviamente, le attrezzature non dovevano poi comparire nel girato e, per riuscirci, anche i membri della troupe tecnica si sono trasformati in attori, prendendo parte alla festa, o sono stati costretti a nascondersi dietro ai cespugli o alle auto parcheggiate. Oltre alle macchine da presa principali (tutte digitali e in alta definizione), altre riprese provengono da piccoli camcorder dalle dimensioni di un rossetto, da iPhone e Blackberry e, persino, dalle telecamere di sorveglianza della polizia, ottenendo un girato equivalente di 2 milioni di metri di pellicola. È stato compito dei montatori, poi, quello di rendere uniformi le immagini, lavorandole con un programma speciale che ha permesso di trattarle come se fossero tutte dello stesso formato.
Note
A nauseare è il senso di accondiscendenza di questa deviata operazione commerciale. Nourizadeh empatizza con i suoi dementi, li rende accattivanti e finalmente cool, li fa sentire realizzati nel devastare ogni cosa e picchiare un vicino con una pistola stordente. Project X è un pericoloso progetto criminale, che nutre menti lobotomizzate e da queste menti è nutrito. Non è un caso che negli States siano già state organizzate feste emulatrici. E a Houston, Texas, ci sia già scappato il morto. E nemmeno che sia stato messo in cantiere il sequel. Fermateli, prima che sia tardi.
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Commenti (7) vedi tutti
Una delle teen comedy più folli, originali e riuscite che abbia mai visto.
commento di AdrienBrodoCollege movie regressivo e triviale o realistico dramma sul baratro sociale degli adolescenti contemporanei? Condanna o compiacimento? Il dubbio permane.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoLa shaky camera è tediosa, le esasperazioni ridondanti, la voglia di espletare un'analisi ipertrofica sulla bieca natura della "generazione k" si riduce ad un pallido marasma di found-footage mal assemblati e contestualizzati.
commento di Stefano LTroppo esagerato e fuori di testa..poteva essere interessante e divertente ma con il passare del tempo si assiste ad un delirio portato all'estremo, ma senza capo ne coda, tutt'altro che appassionante…
commento di ultrapazStupidaggine ipercommerciale per bambinetti truzzi; dell'intera colonna sonora solo una canzone è degna di nota: Battery, ovviamente. Voto finale: 1.5
commento di Utente rimosso (Joe Kerr)Un film schifoso in tutti i sensi, dall'istigazione alla violenza a scene di sesso e di alcool senza alcun motivo. Non fa ridere per niente ed è vergognoso che venga distribuito in Italia. Boicottiamo questi film
commento di XANDERsi ride tantissimo
commento di dusso