Regia di Chris Butler, Sam Fell vedi scheda film
Norman “vede la gente morta” e, come Shyamalan c’insegna, questo non fa di lui il ragazzino più popolare della scuola. In casa non va molto meglio, considerando che l’unico elemento della famiglia che gli presta davvero attenzione è la nonna: peccato che sia defunta e sul divano aleggi il suo spirito fosforescente. Vessato dai bulli, deriso dalla sorella adolescente, come se non bastasse scopre di essere il depositario di un compito piuttosto sgradevole: quello di ricacciare nelle loro tombe sette zombie del 18esimo secolo, sui quali incombe la maledizione di una strega... Terza produzione stereoscopica in stop motion (dopo Coraline e la porta magica 3D e Pirati! Briganti da strapazzo 3D), ParaNorman è un felice inno alla diversità, in cui gli emarginati si rivelano gli unici in grado di salvare mandrie di conformisti armati di forcone. Zeppo di citazioni, allegramente horror e quasi “gore” (se così si può definire un film in cui anche il sangue è fatto di plastilina), spaventerà a morte i più piccoli ma farà la felicità di bambini dai 10 ai 99 anni. In un solido, seppure non inedito, gioco di ribaltamenti, più degli smunti non morti fanno paura gli zombie metaforici della società americana, pronti a puntare torce e mazze da baseball contro il “mostro”, e pure la temibile strega si rivelerà essere vittima più che carnefice. Echi burtoniani (e selickiani, visto il diretto coinvolgimento del coregista e sceneggiatore Chris Butler nel precedente Coraline) per una favola edificante ma non melensa.
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