Regia di Adam Shankman vedi scheda film
Mai piaciuto il pop metal anni '80. A dire il vero, lo detesto cordialmente. Salvo poco, pochissimo: un paio di dischi, qualche canzone sparsa, un unico chitarrista realmente degno di nota. Il resto è tutta scena, una mera questione di look e ammiccamenti vari fra videoclip pacchiani ed eserciti di groupies invasate da soddisfare. Visto in quest’ottica, il film di Adam Shankman, ne è una perfetta sintesi. Burlesque elettrico, una favoletta vuota e perbenista proprio come quella girata qualche anno prima da Steven Antin ed interpretata da Christina Aguilera. Moda diversa ma stessa sostanza, i primi ad essere penalizzati sono proprio musica e cinema. Format narrativo abusatissimo - lui e lei in cerca di successo sentimentale e artistico, ovviamente finisce tutto benissimo – pessimi protagonisti ed una colonna sonora di una banalità seconda solo al pessimo gusto degli arrangiamenti stile high school musical. Bene Cruise - sopra le righe funziona - Giamatti e Zeta Jones nonostante siano confinati in ruoli secondari. Paradossalmente avrebbero meritato un film a parte. Il resto, con buona pace di eventuali nostalgici del periodo, è veramente da buttare .
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