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Rock of Ages

Regia di Adam Shankman vedi scheda film

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La recensione su Rock of Ages

di mc 5
2 stelle

Un disastro. Nella storia del cinema contemporaneo non esiste pellicola più scontata e più prevedibile di questa. E' il trionfo dello stereotipo, la celebrazione del deja vu, l'apoteosi del luogo comune. E d'altra parte il pacchianissimo trailer racchiudeva già il senso di un'operazione che esprime solo banalità e furbizia. Eppure il sottoscritto ha voluto testare la propria allergia allo snobismo e ha scelto di toccare con mano il contenuto di ciò che viene pubblicizzato come "Puro Divertimento". Già, singolare anche questo dettaglio: un film che usa come sottotitolo quello che ragionevolmente dovrebbe essere un giudizio critico, "puro divertimento", appunto. Ma, pensando al vecchio adagio "chi si loda s'imbroda", tiriamo pure avanti e andiamo oltre. Andiamo all'essenza di quello che è null'altro che un mero prodotto commerciale, un blockbuster che punta solo a far ridere gli occhi di un pubblico di bocca buonissima. E dove non è rintracciabile nemmeno l'ombra di qualcosa che somigli all'intelligenza e all'ironìa. Già, l'ironìa. Qui il problema è che mica è facile ironizzare su qualcosa (il mondo dell'hard rock melodico) che è già ridicolo di per sè stesso. Come fai a prendere in giro quelle chiome al vento, quelle posture, quel rockettino stitico che coniuga durezza e svenevolezza, maschilismo e movenze spesso effeminate, chitarroni heavy e attitudini romanticheggianti declinanti al melenso...? In questo film non c'è un solo fotogramma che non sia prevedibile. Non c'è passaggio o svolta di sceneggiatura che non siano esattamente come te li aspetti. Sfondo della vicenda è un club di Los Angeles, il "Bourbon", che vorrebbe rappresentare il "covo del Male" e altro non è che un punto di riferimento per sfigati ubriaconi. E qui non posso trattenere un pensiero rivolto a quello che invece è stato il vero, grande locale che ha valorizzato e supportato l'autentico spirito del rock'n'roll: il CBGB's ...altra categoria, altra attitudine, altra musica!! La storia è talmente ridicola e sempliciotta che preferisco evitare l'imbarazzo di raccontarla, ma una cosa va detta: tutte le macchiette e le "figurine" di un certo immaginario più che risaputo sono qui rappresentate (l'impresario squalo, il gestore di club ubriacone ma bonario, il divo rock capriccioso e immaturo, la giornalista seria ma poi repressa sessuale, il politico ipocrita dalla doppia faccia, la dama che combatte contro l'oscenità ma in realtà è una cagna in calore, la ragazza di campagna che arriva in città, la boy band contrapposta al rockaccio sanguigno). Insomma, una favoletta pop con personaggi pop che celebra con spudoratezza e totale mala fede il Grande Equivoco di spacciare per rock'n'roll ciò che è, appunto, solo pop. Di basso profilo anche la trovata di contrapporre al rock "duro e puro" una improbabile boy band ricalcata sul modello dei Take That. E poi quei due protagonisti, non sembrano presi di peso da una puntata di "Amici" della De Filippi? Ecco, a quel tipo di pubblico il film piacerà un sacco, ci giurerei. E la favoletta è talmente scarsa da trascinare nella mediocrità anche un manipolo di bravi attori qui costretti ad adattarsi a stucchevoli macchiette una più prevedibile dell'altra. Perfno un attore di razza come Paul Giamatti qui appare ridicolo. E anche Alec Baldwin impersona un monumento alla banalità. Quanto poi a Tom Cruise, d'accordo che la sua caratterizzazione è a tratti sorprendente, ma non esageriamo con gli elogi: il suo gigioneggiare esasperato, costruito sul modello estetico di Axl Rose, finisce col risultare eccessivo e stridente. Stendiamo poi un velo pietoso su Catherine Zeta Jones, il cui personaggio fa schifo da quanto è insulsamente banale e ridicolo. E per ultimo ho tenuto la mia bestia nera, Russell Brand, un attore che detesto da sempre, anche fisicamente, non sopporto la sua faccia, è più forte di me. Ecco, lui è la ciliegina sulla torta. Dove la torta è un film che voglio dimenticare al più presto. In nome degli Stranglers, dei Ramones, dei Clash, degli Stooges, dei Sonics....tutta gente che il rock'n'roll ce l'ha (o ce lo ha avuto) nel sangue. Mica come questi idioti qua.


Voto: 2

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