Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Non il più bel film di Luciano Salce, ma sicuramente il più raffinato il nostro “Come eravamo”. Emmanuelle Riva e Ugo Tognazzi magnifici interpreti.
Léon Morin, prete - La carne e l'anima (1961): Emmanuelle Riva
Le ore dell'amore (1963): locandina
Le ore dell’amore Italia 1963 la trama: Un ritratto amaro sull’istituzione del matrimonio, una giovane coppia di sposi Maretta e Gianni dopo svariati anni di fidanzamento si decidono a compiere il grande passo a sposarsi, le cose inizialmente sembrano funzionare, poi però l’ingranaggio si inceppa, il detto che il matrimonio è la tomba dell’amore appare quindi veritiero. La quotidianità della vita coniugale soffia come un vento gelido sul desiderio e sulla vita comune annoiata. La recensione: Una commedia godibilissima, con tratti surreali e comici, però con un sottofondo amarissimo. Film molto divertente, ricco di scene misurate. Riflette esattamente la cultura i modi ed i costumi degli anni sessanta, molto accurato ed attento ai dettagli, la mdp di Luciano Salce raggiunge con questo film una delle punte più alte della sua filmografia ricca di svariati film tra i primi come non citare: Il federale (1961) La voglia matta (1962) La cuccagna (1962) e negli anni settanta Fantozzi (1975) ed Il secondo tragico Fantozzi (1976). Il film formalmente elegante racconta alla perfezione una delle tante facce del boom economico degli anni sessanta, i dialoghi di una raffinatezza ed arguzia assoluti, le molteplici situazioni della vita di coppia rese in modo veritiero e lucido, oltre ad una leggerezza assoluta che permea il film. Per me “Le ore dell’amore”, non è il miglior film di Luciano Salce, ma sicuramente il più elegante e raffinato, un acido ritratto di vita borghese in un Italia descritta in modo mirabile, il nostro “Come eravamo” e non saremo mai più. Ugo Tognazzi in forma smagliante è Gianni il marito , la splendida e sensibile Emmanuelle Riva, una delicata ed al contempo tenace Maretta, la moglie infelice ed insoddisfatta. Segnalo anche le prove di due coprotagonisti: Barbara Steele “Il pozzo e il pendolo” grande cult movie horror del 1961 di Roger Corman e Fabrizio Moroni, nel ruolo di Roberto, innamorato di Maretta, un giovane ventenne molto famoso all’epoca nei cosiddetti film musicarelli. Per approfondire la grandezza di Luciano Salce consiglio di vedere” L'uomo dalla bocca storta” del 2009 bellissimo documentario di Emanuele Salce il figlio.Voto 8 Interpreti e personaggi Ugo Tognazzi: Gianni Emmanuelle Riva: Maretta Barbara Steele: Leila Umberto D'Orsi: Ottavio Mara Berni: Jolanda Cipriani Diletta D'Andrea: Mimma Brunello Rondi: Cipriani Renato Speziali: Giorgio Valletti Irene Aloisi: madre di Maretta Renato Izzo: Francesco Rigamonti: Fabrizio Moroni: Roberto Giovanna Urli: ragazza sedicenne Janine Handy: Francine Salvo Libassi: portiere Franco Morici: amico di Gianni Elvira Tonelli: domestica Mario Brega: tifoso allo stadio Luciano Salce: passante guardone Luciano Bonanni: vigile urbano Ivy Holzer: amichetta di Ottavio John Karlsen: omosessuale alla festa
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