Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Io lo definirei non una commedia, ma un film drammatico con alcuni momenti di commedia. La parte drammatica è decisamente preponderante, e quanto al ridere si ride pochino, e solo in certi tratti. Con ciò non voglio nulla togliere al livello del film, che è buono e ben condotto da un regista conosciuto soprattutto per i suoi film comici con Totò. Il tema del film sembra essere che delle “semplici” invidie tra ragazze che spasimano tutte per lo stesso professore possano avere effetti molto negativi, e potenzialmente tragici. Se poi ci si mettono i pettegolezzi tra donne, il pensare sempre male a partire da un elemento insignificante, le vendette e le ripicche, allora il vaso di Pandora è pieno. Alida Valli, giovanissima e bella, è brava nella parte della ragazza maliziosa, invidiosa, e agitatrice di popolo. La scena in cui si vendica sulla compagna durante la lezione di pianoforte è un perfetto esempio di cattiveria e gelosie femminili. Se la cava anche Irasema Dilian, l'adolescente nota per fare la snob e la viziata nelle commedie “scolastiche” di De Sica. Il film è nel complesso un discreto trattato di psicologia femminile, anche per le confidenze delle studentesse su cosa le fa innamorare del professore di chimica (la cravatta, l'eleganza....). La direttrice del collegio è severa, ma non crudele e disumana. Rivela anzi bontà e comprensione davanti al dolore e alle disgrazie, e pare voler bene alle allieve. Il tuttofare è un simpatico semplicione, senza cattiveria e con il senso della parola data. L'unica che ci fa una figuraccia è la sua gelida assistente, che considera una vergogna che le ragazze parlino d'amore....
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta