Regia di Leslye Headland vedi scheda film
quello che fa incazzare di questa corrente americana di commedia "intelligente" è che promette un sacco di cose "cattive" e poi vira di brutto verso un più rassicurante "trasgressionismo" di facciata in cui le tre girls tornano ad ubriacarsi fino a perdere coscienza di sè, scopacchiano in giro senza sapere chi si portano a letto o raggrizzinscono nella loro perfetta forma fisica biondo wasp con passato bulimico senza che ci sia uno sbocco di nessuna sorta, se non quello di quando si chinano in avanti e si tengono i capelli a vicenda per vomitare. se vogliamo concedere alla regista e a chi ha sceneggiato(non ho voglia di indagare su imdb)è lo squallore finale di una vita così, ferma in un "lì" a cui non si sa dare un "dove-perchè-come-quando" e una rassegnazione fatalista tipica di chi credeva di diventare chissà cosa(quando si è giovani e fiche al liceo)e poi ti ritrovi alla soglia dei 40 e la più cessa e chiattona si sposa per prima con un bel ragazzo che pure la ama "davvero". le tre smandruppate sono spettacolari all'inizio quando il film parte in quarta manco fosse il settimo capitolo di XXX. e la migliore è senza dubbio kirsten dunst che qui sembra la nipote del personaggio che interpretava in mona lisa smile. come tira la bocca lei da sembrare talmente stretta da non far passare nemmeno l'aria è strepitosa. anche se lizzy kaplan ha un potenziale non indefferente grazie alla alticcia disinvoltura con cui elargisce la vulva alla cittadinanza los-angelina. poteva essere meglio... poteva....
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