Regia di Lee Toland Krieger vedi scheda film
Per quanto Rashida Jones mi risulti graziosa e simpatica, l’assunto di “Separati innamorati” è piuttosto ostico da digerire. E va bene che negli ultimi vent’anni abbiamo avuto modo di assistere alle dinamiche sentimentali più disparate ed eccentriche ma il buon senso vorrebbe che certe cose non venissero prese troppo sul serio. Ok le coppie giovani che si sposano e scoppiano prima degli “enta” ma i separati che vivono assieme da best friends non si possono guardare, non possono avere credibilità. Ovvio che al cinema sia tutto astratto e portato all’eccesso ma l’inverosimiglianza ha affossato pellicole ben più interessanti e la commedia di Lee Toland Krieger, nonostante le buone intenzioni e la discreta confezione, ne esce con le ossa rotte. In un genere in cui è la sceneggiatura a farla da padrone, le produzioni indipendenti sono ad anni luce di distanza dallo sfacelo retorico del circuito mainstream.
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