Giorgia, felicemente sposata a un direttore di banca, comincia a sentire una voce interiore che la spinge a fare cose strane, tanto strane che finiscono col mettere in pericolo la vita del marito. Stanco della situazione, l'uomo la caccia di casa. Dopo un'infruttuosa visita alla madre, Giorgia incontra Nancy, un'amica straniera, che le spiega il motivo di tali "stranezze": è il subconscio che spinge Giorgia a emanciparsi dal ruolo di donna-oggetto.
Note
Storia della ribellione di una donna realizzata in modo estremamente banale. Sceneggiatura di Tonino Guerra, che ha scritto parecchie cose memorabili ma anche boiate come questa.
Film piuttosto monotono, che brilla unicamente per la presenza della bravissima Monica Vitti, non plus ultra quale icona delle femministe sfigate. Qualche barlume di lucida poesia (le argomentazioni artistiche del nichilista Proietti) e tanta noia cagionata da un plot monocorde.
Viene da domandarsi cosa c’entri la Vitti, per non dire di Proietti e di Orazio Orlando, con Padova (è riconoscibile Prato della Valle) e con il Veneto. Ma, puntigliosità a parte, Gli ordini sono ordini è una, ennesima in quel periodo, riflessione (chiamiamola così) sul ruolo dei due sessi all’interno del matrimonio e della coppia in generale. A parte… leggi tutto
Film altalenante,assai movimentato in fatto di scene in visione (spesso nervose e/o urlate come capitava spesso in Films con la Vitti e non ho mai capito se e' una cosa positiva,negativa o fatta a posta per il Personaggio che doveva Interpretare spesso simile ad altri ...) comunque e' un piccolo buco nell'acqua ma c'e' di peggio in giro.voto.5. leggi tutto
Film altalenante,assai movimentato in fatto di scene in visione (spesso nervose e/o urlate come capitava spesso in Films con la Vitti e non ho mai capito se e' una cosa positiva,negativa o fatta a posta per il Personaggio che doveva Interpretare spesso simile ad altri ...) comunque e' un piccolo buco nell'acqua ma c'e' di peggio in giro.voto.5.
Come tutti sappiamo la Roma cinematografica (e reale!) è composta di tanti stili architettonici.E non potrebbe essere altrimenti, visti i cambiamenti… segue
Straordinaria. La Vitti è semplicemente straordinaria. E lo si capisce pienamente proprio (anche) qui, in questo lavoruccio guidato dal mestiere che non ha granchè da dire, ma lo dice nel modo appropriato. Con una protagonista semplicemente perfetta. Gli ordini sono ordini - già dal titolo non eccezionale - è tratto da un racconto di Moravia sceneggiato da Tonino…
Viene da domandarsi cosa c’entri la Vitti, per non dire di Proietti e di Orazio Orlando, con Padova (è riconoscibile Prato della Valle) e con il Veneto. Ma, puntigliosità a parte, Gli ordini sono ordini è una, ennesima in quel periodo, riflessione (chiamiamola così) sul ruolo dei due sessi all’interno del matrimonio e della coppia in generale. A parte…
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Commenti (2) vedi tutti
Film piuttosto monotono, che brilla unicamente per la presenza della bravissima Monica Vitti, non plus ultra quale icona delle femministe sfigate. Qualche barlume di lucida poesia (le argomentazioni artistiche del nichilista Proietti) e tanta noia cagionata da un plot monocorde.
commento di undyingUn film anni 70 con le temetiche di quegli anni. A tratti anche simpatico.
commento di SilviaFilmTv