Regia di Zalman King vedi scheda film
Ho visto il film dopo aver letto tutti gli altri commenti e pertanto ero preparato al peggio. Purtroppo, tali aspettative sono state in parte confermate: l'idea di fondo è interessante: un uomo, affermatosi nella vita dopo aver affrontato dolori e difficoltà dispone a suo gusto delle cose e delle persone, cercando in ciò una soddisfazione che non raggiunge mai pienamente, finchè, incontrata una donna, che lui idealizza quale simbolo di purezza ed innocenza e guarda per questo quasi con invidia, cessa il "gioco", letteralmente "redento" da costei, che evidentemente sotto un aspetto di leggiadria cova, quasi inconsciamente, il fuoco della passione che, in fondo, è proprio di ciascun essere umano. Il tutto è però ambientato in un Brasile borghese, finto, patinato, falsamente decandente e rappresentato tramite una sequenza di eventi, il cui filo conduttore è pienamente rivelato solo alla conclusione della vicenda e il cui susseguirsi apparentemente senza legami rischia di annoiare lo spettatore ed occultare la complessa trama psicologica che il regista sembra voler rappresentare. Le scene erotiche - per le quali il film è ricordato dai più - sono un accessorio non indispensabile allo svolgimento della trama.
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