Regia di Trevor Nunn vedi scheda film
Ricordo di aver visto per la prima volta questo film in lingua originale e un bel po' di anni fa, ancor prima che uscissero sul mercato i lettori dvd. Provai inutilmente a reperirlo in italiano, ma all'epoca mi venne detto che era andato fuori catalogo. Così, non potendo affittarlo, comprarlo o vederlo in tv dato che nessuna rete lo trasmetteva, riuscii ad acquistare la videocassetta originale in inglese che fu comunque una gran cosa per me. Come film mi conquistò istantaneamente, proprio durante la prima visione, sembrandomi certamente uno tra i lungometraggi storico-romantici più realistici e ben fatti che avessi mai visto. Infatti, le cinque stelle che gli ho assegnato, rappresentano un voto puramente soggettivo. Sono molto legata sentimentalmente a questo film che poi riuscii anche a trovare in dvd prima che andasse nuovamente fuori catalogo. Naturalmente la versione doppiata non è male, ma preferisco di gran lunga quella in lingua originale perchè secondo me, la vera recitazione degli attori è molto più credibile ed intensa ed offre quindi una maggiore sensazione di realismo.
Lady Jane Grey è un'adolescente timida ed intelligente, forse una tra le donne più dotte della sua epoca, che ama studiare le dottrine religiose e che in prossimità della morte del cugino Edoardo VI, viene costretta a sposare Guilford Dudley, il figlio minore un po' libertino e scansafatiche del Duca di Northumberland. Ed è proprio il suo rapporto inizialmente difficile e combattuto con lui uno dei punti di forza della trama - infatti, dopo le prime discussioni ed alcune notti passate in bianco, Lady Jane e Guilford si rendono conto di avere in comune molte più cose di quanto avrebbero mai immaginato ed iniziano ad amarsi devotamente e profondamente ("dettaglio romantico" di cui però si gode solo nel film perchè sembra che nella realtà, i due non siano mai stati veramente innamorati).
Poco tempo dopo il loro matrimonio, il giovane e malato re Edoardo VI muore e la cugina gli succede (per sua ultima volontà) al trono e sotto l'approvazione e l'influenza del marito Guilford, inizia a rivoluzionare il regime politico britannico. Il suo regno tuttavia dura solo nove giorni, proprio perchè le sue idee politiche e religiose oltre ad accendere conflitti tra protestanti e cattolici, causano l'ira della sua altra cugina Maria Tudor che con un complotto riesce a spodestarla e ad accusare sia lei che Guilford di alto tradimento. Inizialmente sembra che Maria voglia risparmiarle la vita, ma Jane rifiuta di convertirsi al cattolicesimo e Maria la fa rinchiudere nella torre e dopo un processo, sia lei che il marito vengono condannati a morte e vengono quindi poi decapitati.
L'elemento di maggior effetto nel film, non è solamente la pedante ed efficace ricostruzione storica inglese cinquecentesca (paesaggi naturali stupendi, fotografia, scenografie e costumi perfetti cioè), ma lo è soprattutto l'introspezione psicologica della protagonista Jane. E' affascinante conoscere la sua storia, il suo martirio e le sue virtù di candida ed innocente giovane donna. Interpretata da un'allor emergente Helena Bonham Carter, ispira molta tenerezza e dolcezza proprio a causa della sua purezza d'animo e la sua tribolazione, sconvolge non poco, toccando davvero nel profondo del cuore. Ella infatti, non avendo mai vissuto le esperienze che poteva aver vissuto una persona matura d'età, non si rendeva conto che non sempre si rivelava un bene essere se stessi o essere coerenti e leali, nè sapeva come funzionava veramente il mondo della politica o cosa fossero l'avidità, il cinismo e la cattiveria umana e forse per questo era anche la donna meno adatta a fare la regina. Impressiona comunque molto la sua integrità, provata dal fatto che non avesse mai voluto scendere a compromessi e che pur di non tradire la propria fede protestante, accettò di morire così giovane...
La sceneggiatura è scritta benissimo, ha buoni dialoghi e sa soprattutto bilanciare bene tutti gli elementi della trama: storicismo, amore, religione, politica, sofferenza, commozione e morte. C'è anche una suggestiva vena erotica che intensifica l'aspetto romantico della storia (l'alchimia sul set tra Helena Bonham Carter e Cary Elwes è un altro dei punti di forza del film) ed ottime naturalmente sono anche la scelta della colonna sonora e del cast. Tutti gli attori infatti si fondono perfettamente in questo dramma storico, concendendo una recitazione più teatrale che cinematografica perchè così intensa da sembrare reale e non finzione.
Struggente l'epilogo e ricco di pathos l'ultimo abbraccio d'amore tra Guilford e Jane prima che entrambi vengano decapitati, ma è soprattutto la scena in cui Lady Jane viene portata sul patibolo per essere ghigliottinata qualcosa che difficilmente si dimentica... viene bendata e non riuscendo neppure più a vedere dove doversi appoggiare, si sente persa, ansima e mormora: "che cosa devo fare?" - frase che sussurrava al marito ogni volta in cui per un motivo o per l'altro, si sentiva smarrita e confusa...
Per me un piccolo, grande capolavoro.
Ottimo lavoro!
Intensa e bravissima nel ruolo di Lady Jane. Ottima prova.
Intenso e perfetto nel ruolo di un Guilford Dudley molto affascinante.
Indovinato nel ruolo del saggio padre di Guilford. Buona prova.
Discreto.
Brava.
Ha un ruolo breve, ma incisivo. Interpreta perfettamente una Maria Tudor avida e crudele.
Perfetta nel ruolo della madre di Lady Jane.
Perfetto nel ruolo del padre di Lady Jane.
Perfetto e credibile nel ruolo del giovane e malato Edoardo VI.
Bravo.
Gradevole ed adeguata a tutto il resto.
Nulla, per me è perfetto così.
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