Regia di Michael Anderson vedi scheda film
E'un film generalmente disprezzato dalla critica,e invece ha il suo fascino e una poetica da non sottovalutare.E'vero,sono non poche le ingenuita'narrative,e a volte la messa in scena denuncia una vaga trasandatezza(le riprese dell'orca spesso sono vistosamente compiute in una piscina,controllate la luce che filtra anche se la scena è ambientata di notte):ma il copione scritto in Italia e realizzato da DeLaurentiis in america con un regista inglese,e cast internazionale,la mette su uno scontro epico tra un uomo,anche stupido,anche ignorante e fragile,ma vero,e un animale potente,disperato,al quale egli ha inferto ferite irrimarginabili.La splendida colonna sonora di Ennio Morricone accompagna questo racconto ,che procede verso un tragico finale, Richard Harris è un novello Achab con la coscienza del proprio destino,Charlotte Rampling è un'affascinante e sensibile vestale del senso di morte che è percettibile man mano che la storia scorre.E il finale,per chi non l'avesse capito,vede l'orca praticamente uccidersi,nuotando sotto il ghiaccio senza romperlo per respirare,dopo aver compiuto la propria vendetta.
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