Regia di Michael Anderson vedi scheda film
Rivisto di recente, a distanza di anni, questo film ha suscitato in me, sentimenti e riflessioni particolari e diverse; rispetto alla fine degli anni '70, oggi ci poniamo in maniera diversa nei confronti di ambiente, natura e rispetto che dobbiamo ad essa.
Allora, anche un film imperfetto come questo può assumere un' altra valenza, quasi il suo messaggio fosse qualcosa di attuale; questa è la sensazione che ho avuto, rivedendo il film dopo tanto tempo, e con la coscienza che ho adesso.
A me l' orca sta molto più 'simpatica' dello squalo di Spielberg - anche se l' ultimo tecnicamente è ineccepibile, ed è entrato nell'immaginario collettivo, con la paura associata per istinto all'animale.
Lo squalo era una macchina di morte, senza pietà e sentimenti e non potevamo essere dalla sua parte, nè immedesimarci, potevamo solo averne paura.
L'orca è un animale esteticamente più piacevole, meno inquietante, ma altrettanto letale, che impazzisce dal dolore, perchè un pescatore, il capitano Nolan, cattura e uccide la sua compagna e il suo piccolo.
L'animale viene umanizzato, prova sentimenti umani, (chissà perchè dovrebbero essere una nostra esclusiva) addirittura medita e pianifica la vendetta, insegue il suo nemico e lo tormenta, lo sfida. Alla fine lo uccide.
L'uomo accetta la sfida, forse la comprende, forse sa che deve pagare il suo debito.
In fondo, Nolan non è davvero cattivo; è dispiaciuto, è solo un uomo che sbaglia perchè come spesso fanno gli uomini, agisce senza pensare alle conseguenze, anche se viene messo in guardia da Rachel, l'etologa marina che studia le orche e ne conosce la natura.
Le orche, come i lupi e altre speci ancora, si legano a un compagno per la vita. E cosa sappiamo noi, specie infedele e volubile, di questo legame?
Che ne sappiamo noi, di quello che provano gli animali?
Sul tetto di fronte casa mia, ho visto un gruppo di comunissimi piccioni fare la veglia a un loro compagno che stava morendo (non me lo sto inventando, è un fatto vero).
L'orca assassina è la natura che si ribella alla cattiveria umana gratuita, che uccide e distrugge l'ambiente per interesse.
Tra tutti gli animali, l'uomo è l'unico capace di uccidere senza necessità, solo per il gusto di farlo.
L'uomo non è un' orca.
L'uomo, spesso è come uno squalo.
Lo squalo che muore all'inizio del film, attaccato dall'orca.
E il cerchio si chiude.
Scusate, recensione molto emotiva, lo so.
Mi è venuta così.
Se non si fosse capito, a me questo film è piaciuto parecchio; mi è sembrato una parabola perfetta, e non così banale come è stato detto. Stilisticamente non sarà un capolavoro, alcune cose saranno azzardate e forzate, ma resta un film molto suggestivo, emotivamente coinvolgente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta