Regia di Quentin Dupieux vedi scheda film
Wrong - La Recessione.
Si ritorna al cospetto di Mr. Oizo, ambasciatore del rumore bianco in campo musicale che ha deciso di rendere visibili a tutti le sue astrazioni mentali. Con la sua seconda fatica si lascia alle spalle l'horror un po' splatter di Rubber per dedicarsi a qualcosa di più completo; ci troviamo catapultati nella vita di Dolph Springer, un perdente da manuale, un uomo che si trascina al lavoro tutte le mattine anche se è stato licenziato da mesi, caratterizzato da un sempiterno sguardo stanco e perso nel vuoto. In pratica un perdente depresso da manuale, ma non per colpa di qualche perfida donna che si è dimenticata di lui. Il motivo dello sconvolgimento di questo povero cristo è la scomparsa dell'amato cane, unico compagno in una vita di solitudine e tristezza. Ora, non pensate di trovarvi nel bel mezzo di un dramma che vi sensibilizzerà sulle condizioni degli animali rapiti, oppure sull'animo umano privato degli affetti. Niente tragedie umano-canine in stile Hachiko. Dimenticate forse che stiamo parlando di un film di Mr. Oizo, dove l'anormalità è di casa, dove una palma può tramutarsi in un pino in un batter d'occhio. Un mondo in cui le signorine a cui ordini la pizza sono delle ninfomani che faticano a distinguerti dal giardiniere, un posto dove la continiutà temporale non è del tutto assicurata, dove personaggi muoiono ma ricompaiono qualche minuto dopo come se nulla fosse successo. In questo turbine di stranezze troverete anche: investigatori che ricavano immagini dalla merda di cane, donne ingravidate che partoriscono bambini di dodici anni a solo un giorno dal rapporto sessuale ingravidante. Questa surreale ricerca del cane vi lascerà di fronte a un milione di interrogativi, che in molti casi non verranno risolti, addirittura a volte colpetamente ignorati. Una pellicola che vi farà esclamare ”ma come è possibile?” almeno un milione di volte durante la visione, un film in puro stile psichedelico tipico di Mr.Oizo, che però in certi momenti si perde nel nulla; volontariamente disorientante oppure accidentalmente scombussolante, quest'opera seconda risulta un poco immatura, non ancora di alto livello come l'ultima fatica, Wrong Cop, con cui ha in comune alcuni personaggi.
per insulti anche non costruttivi.
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