Regia di Quentin Dupieux vedi scheda film
Al risveglio lo stralunato Dolph non trova più Paul, il suo amato cane. Disperato, chiama una pizzeria da asporto; non ordina nulla, ma la telefonista si invaghisce di lui e si trasferisce a casa sua il giorno stesso. Dolph intanto va in ufficio, dove tutti lo odiano (anche perchè in realtà è stato licenziato tre mesi fa) e viene intercettato da un certo Master Chang, psicoguru che sa che fine ha fatto Paul.
Quarto film per Quentin Dupieux, terzo lungometraggio (l'esordio fu nel 2002 con il mediometraggio Nonfilm, sgangherato inno al nonsense totale) dopo l'acerbo Steak (2007) e Rubber (2010), decisamente più riuscito; Wrong è la quintessenza del surreale, una pellicola nella quale lo spettatore è costretto da subito a smettere di farsi domande, per potersi gustare appieno la folle vena visionaria dell'autore. Dupieux, che è anche direttore della fotografia, montatore, autore delle musiche (con lo pseudonimo Mr. Oizo) e sceneggiatore, procede a briglie sciolte nel suo delirio onirico, proiettando un bizzarro protagonista - lo stralunato Dolph - in un lisergico vortice di disavventure perennemente a cavallo fra il comico e l'inquietante; ottimo interprete è Jack Plotnick, già diretto in Rubber, così come contribuiscono al successo dell'opera le performance dei compagni di set William Fichtner, Eric Judor (che era anche in Steak), Alexis Dziena e Steve Little, tutti impegnati in caratterizzazioni eccessive, sopra le righe e gustosissime. Con il cammino compiuto da Nonfilm fino a qui, sembra che Dupieux abbia focalizzato e definito con estrema precisione il concetto di nonsense, affidando ai suoi film una sempre maggiore professionalità dal punto di vista della confezione e riempiendoli di contenuti via via più accattivanti e stimolanti. Cosa rimane di Wrong? Allo spettatore, di certo, un senso di spaesamento, quasi di vertigine, e il piacevole retrogusto del lieto fine (abbastanza scontato, va detto, e non del tutto in linea con l'intrattenimento fuori controllo eppure intelligente che è il fulcro del lavoro); al regista una serie di suggestioni su cui continuare a lavorare: a distanza di pochi mesi produrrà infatti Wrong cops: chapter 1, un cortometraggio che ha per protagonista uno dei personaggi di Wrong e dal quale scaturirà il successivo lungometraggio Wrong cops (2013). 8/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta