Regia di Quentin Dupieux vedi scheda film
(oltre ad essere presenti spoiler c'è una mia lettura che paragona questo film ad un altro, di tutt'altro genere. Quindi preferirei che leggeste questa rece dopo la visione, perchè magari quell'idea balza in testa anche a voi. Dico solo a quelli che si ritrovano spesso nei miei gusti di vedere a tutti i costi il film)
Wrong è la conferma definitiva che Quentin Dupieux è un genio.
Certo l'avevo già capito con i video di Mr Oizo, certo l'avevo già capito con Wrong Cops, certo un pò di dubbi mi erano invece venuti con Rubber, probabilmente il film con il soggetto più geniale ma poi svolto in maniera un pò noiosa e deludente a mio parere.
E, già che ci siamo, mi parlano benissimo anche di Reality (sì, come Garrone), il suo ultimo, presentato a Cannes.
Ma è qui, credo, l'essenza di Dupieux, in questo Wrong, film divertentissimo, assurdo, surreale, quasi al confine dell'indecifrabile ma irresistibile e per niente banale o superficiale, tutt'altro.
Dolph si sveglia e il suo cane non c'è più.
(un incipit che ricorda quello del bellissimo L'uccello che girava le viti del mondo di Haruki Murakami)
Scopre che gliel'hanno rapito.
Lo riabbraccerà?
Cosa dire di un film dove nella prima scena c'è un pompiere che defeca per strada con il giornale in mano, nella seconda la sveglia passa dalle 7.59 alle 7.60, nella terza il vicino di casa si lamenta della vestaglia del protagonista, nella quarta il suo giardiniere gli parla al telefono malgrado siano a 10 metri di distanza, nella quinta Dolph chiama una pizzeria per lamentarsi del logo della stessa, ma come, ho capito che volete simboleggiare con la lepre la velocità di consegna delle pizze ma allora perchè mettere la lepre sopra una moto? la lepre è veloce di suo, se la mettete sopra la moto la velocità sarà quella della moto, la lepre non c'entra più niente, questa cosa mi turba, mi potete rispondere?
E la sesta scena?
Un poliziotto (lo stesso, magnifico, poliziotto di Wrong Cops) che fa finta di prendere informazioni sull'incidente solo per poi dirgli che ha fatto finta di prendere informazioni sull'incidente.
Poi lui arriva in ufficio. Dentro diluvia, letteralmente. La gente lavora tranquillamente sotto l'acquazzone, telefona, sta al pc, sbriga pratiche che si inzuppano.
E Dolph, scopriamo, va al lavoro anche se è già stato licenziato da 3 mesi.
E nella settima scena una palma diventa abete.
Ed ecco che piano piano avviene una cosa incredibile.
Cosa mi ricorda questo film che fa così ridere?
Oddio, cosa mi ricorda?
Incredibile, ci sono, è la parte comica, ironica, spumeggiante di Synecdoche New York.
E più va avanti più tutto me lo conferma.
E' tutto inafferrabile, è tutto una rappresentazione, è tutto sogno che si mischia alla realtà.
Come nel capolavoro di Kaufman i ruoli si invertono così che Dolph può diventare il suo giardiniere e viceversa, anche qui succedono cose inspiegabili, come l'uomo che vernicia le macchine, anche qua il tempo collassa, come la ragazza che dopo un giorno rimane incinta, poi il bambino è già grande, poi lei muore (anche perchè probabilmente Dupieux rifiuta o prende in giro l'istituzione famiglia, tanto che il giardiniere tira un sospiro di sollievo accorgendosi che è morto e non è sposato); addirittura si arriva alla scena in cui il vicino dice che sta solo guidando, guidando senza meta, e lo dice nello stesso identico modo della voce nell'indimenticabile finale di SNY (just drive, come non ricordarsi?) e la casa che brucia in SNY qui diventa l'ufficio in cui piove, e i libri dello psicologo da leggere, come là, e l'incomunicabilità (evidentissima già nei primi 5 minuti col vicino che gli chiede di avvicinarsi e la sopracitata scena del giardiniere che gli telefona da 10 metri), e la difficoltà dei rapporti, e la confusione tra l'esser vivi e l'esser morti tutto, unito a questo senso di realtà che non possiamo capire, realtà che ci confonde e ci stordisce.
Certo qui è tutto divertente e le trovate geniali non finiscono mai, come quella, formidabile, della memoria degli escrementi.
Grandi attori, praticamente tutti quelli di Wrong Cops, grande regia, per un film che sarebbe piaciuto a tutti i più grandi autori dell'Assurdo, letteratura compresa.
Perchè anche questo è un autore, un autore vero.
Mi son divertito tantissimo, ma ho anche parecchio riflettuto perchè quei richiami non volevano uscirmi dalla testa.
E alla fine l'incontro, bellissimo.
E Mister Chang che deve ripartire perchè sa già che tra un quarto d'ora un'anziana signora ritroverà il suo gatto.
Sa tutto Mister Chang.
Come una voce che accompagnava un uomo tra le macerie.
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