Un uomo sulla quarantina, che vive a bordo della propria automobile, passa il suo tempo libero incontrando l'ex moglie e i due figli a giorni e orari prestabiliti, sempre all'interno di zone destinate al parcheggio delle vetture, mentre si guadagna da vivere facendo da autista e accompagnatore a un misterioso cinquantenne. Un giorno, però, quando un altro autista si presenta alla porta del cinquantenne e gli spara uccidendolo, lui si ritrova coinvolto in una guerra metropolitana tra ciclisti e automobilisti e costretto alla fuga poiché nessuno è disposto a credere alla sua verità.
Metafora che si attaglia a tantissima gente: non trovare il proprio posto nel mondo. Il look poverissimo del film aiuta a immedesimartici, e ti trovi a parteggiare per questo poveraccio baffuto che potrebbe essere chiunque di noi.
Un uomo che vive praticamente in auto, una banda di motociclisti che odia gli automobilisti, un uomo che si muove come un orso, un barattolo di miele che si tramuta in ossessione, i figli e l'ex moglie incontrati sempre nelle zone adibite a parcheggio per auto. Il non senso trova la sua ragion d'essere nell'indefinibile complessità del mondo.
Babis Makridis come Giorgos Lanthimos. Un regista esordiente che porta avanti l’idea di un cinema greco slegato tanto dall’occidente quanto dall’oriente, che si dibatte nel nonsenso proprio per sostenere la propria indefinibilità. Alla scrittura di questa storia assurda ma non troppo ha collaborato Efthymis Filippou, già autore di Kynodontas e di Alps, portandovi quell’inconfondibile… leggi tutto
In una settimana monopolizzata dal dibattito attorno agli incassi record di Barbie, questo giovedì l’attenzione non andrà certo diretta verso potenziali concorrenti nei primi posti della top-ten…
Un uomo, un'auto, un barattolo di milele....
Un quarantenne separato con due figli, è costretto a vivere in macchina - diventata ormai la sua casa - per tentare di mantenerli dopo che la crisi lo ha ridotto ad uno stato di precariato davvero problematico.
Tuttavia l'individuo non are particolarmente pessimista, e sbarca il lunario facendo da autista ad un anziano affetto da problemi…
Quattro titoli sembrerebbero già tanti. Peccato che tutti insieme assommino 26 sale (secondo conteggi che credeteci non sonon facili, visto che anche raccogliere i dati è complesso): davvero poche,…
Un uomo vive dentro alla sua macchina, facendo consegne di miele e altri lavoretti. La sua ex moglie e i due figli si sono rassegnati a lasciargli fare quella vita, così come il suo miglior amico, che tutti credono un orso pur essendo una persona normalissima. L’esistenza dell’uomo sta per essere però sconvolta dall’incontro con una banda di motociclisti che…
Babis Makridis come Giorgos Lanthimos. Un regista esordiente che porta avanti l’idea di un cinema greco slegato tanto dall’occidente quanto dall’oriente, che si dibatte nel nonsenso proprio per sostenere la propria indefinibilità. Alla scrittura di questa storia assurda ma non troppo ha collaborato Efthymis Filippou, già autore di Kynodontas e di Alps, portandovi quell’inconfondibile…
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Metafora che si attaglia a tantissima gente: non trovare il proprio posto nel mondo. Il look poverissimo del film aiuta a immedesimartici, e ti trovi a parteggiare per questo poveraccio baffuto che potrebbe essere chiunque di noi.
commento di AdrienBrodoUn uomo che vive praticamente in auto, una banda di motociclisti che odia gli automobilisti, un uomo che si muove come un orso, un barattolo di miele che si tramuta in ossessione, i figli e l'ex moglie incontrati sempre nelle zone adibite a parcheggio per auto. Il non senso trova la sua ragion d'essere nell'indefinibile complessità del mondo.
commento di Peppe Comune