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L'ora di New York

Regia di Vincente Minnelli, Fred Zinnemann vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'ora di New York

di Oracolo85
7 stelle

[Pensieri sul film "L'ora di New York" (The Clock) del 1945]
Ammiro quando un regista (Vincente Minnelli in questa occasione) si impegna a mostrare con fascino e continuità i luoghi in cui si svolge la vicenda narrata. Non rimane solo lo sfondo del racconto, ma diventa protagonista influenzando le emozioni e le azioni dei personaggi. In più, se il film è stato realizzato tempo addietro, si assume il ruolo di macchina del tempo, illustrando luoghi, persone e altro, che potrebbe essere ormai scomparse. Quindi, la città di New York negli anni Quaranta del secolo scorso, interpreta questo ruolo in modo impeccabile. Sono proprio le sue peculiari caratteristiche , a mio giudizio, a rendere fascinosa la storia che il film descrive: in soli due giorni, due giovani , un soldato in licenza e una segretaria si innamorano e coronano il loro amore con il matrimonio, con qualche difficoltà.
 
La loro relazione si costruisce similmente a quanto viene mostrato in altri due film del passato, apprezzatissimi dal sottoscritto: Prima dell' Alba e Breve Incontro. I nostri protagonisti si muovono e visitano vari luoghi della metropoli : un museo, un parco, un ristorante e infine la stazione principale. Il loro incessante movimento è accompagnato dalla condivisione delle proprie esperienze, dei propri sogni e per rendere tutto ancora più indimenticabile, si trasformano - per una sola notte- in lattai, la quale indico come la sequenza più divertente e avventurosa del film. Naturalmente il film porta sulle proprie spalle un carico di anni notevole e quindi alcuni passaggi e alcuni dialoghi sono invecchiati male, ma è tutto raccontato in modo così genuino e autentico , con un aspetto visivo notevole (la New York degli anni 40') che mi ha permesso di accogliere bene queste imperfezioni.
 
Il finale del film chiude circolarmente la storia, terminando nello stesso luogo dell'inizio ma con un protagonista differente: la giovane, inizia a camminare e l'inquadratura - tramite dolly- si sposta dal suo volto felice verso l'esterno, sottolineando , a mio avviso, la felicità e la leggerezza che solo l'amore acquisito può dare. Questi film che raccontano storie d'amore ideali in un'unità di tempo e spazio, non smettono mai di appassionarmi e mi permettono di vivere
un' esperienza desiderabile seduto comodamente sulla poltrona di casa.
 

Robert Walker, Judy Garland

L'ora di New York (1945): Robert Walker, Judy Garland

 

 
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