Regia di Ben Lewin vedi scheda film
i disabili e una vita il meno disabile possibile, visto che già pagano caro il loro ingresso in questo mondo. questo film tratta l'argomento in modo assai disinvolto senza mettere in imbarazzo lo spettatore come accade per esempio alla nuova assistente(moon bloodgood) diurna di mark(hawkes), quando lo accompagna a fare le interviste su disabilità e sesso. nemmeno l'idea che esiste una terapista del sesso ho trovato shockante o inverosimile, del resto perchè anche una persona come mark che si muove solo dal collo in su e che è costretto a lavorare e dormire in un polmone d'acciaio, non dovrebbe avere il diritto al sesso? il film si svincola fin da subito(credo di aver perso un bel quarto d'ora iniziale)da certe sviolinate ricattatorie sentimentali da lacrimuccia facile e grazie anche ad attori straordinari quali john hawkes e helen hunt, risulta tutto dannatamente naturale. anzi insieme all'assistente rod(w earl brown)si discietta in modo divertente sul fatto che la penetrazione sia assai sopravvalutata, e che esistono molte variante valide , a quella che per mark invece rimane un sogno da tramutare in realtà. anche se non mi è mai risultato difficilie accettare l'idea che la terapista sessuale non sia una prostituta fantasiosa stanca del vecchio "massaggiatrice" o che altro, ho trovato interessante approfondire il concetto di terapista sessuale. tutto ciò che riguarda la sfera sessuale e genitale, viene ancora oggi nostro malgrado, con tutti i miei(almeno)migliori intenti relegato in un ambito.... diciamo..... particolare. helen hunt splendida cinquantenne con una faccia arcigna interessante è grande attrice che regala al personaggio tutta se stessa, a partire dgli insistiti nudi. che poi scopra grazie alla terapia che impartisce a mark anche zone di se stessa, in un matrimonio tardo hippy un pò stanco e deboluccio, che avrebbero bisogno di un'energia nuova, ok il film ce lo racconta grazie alle scene famigliari. anche le sedute confessionali con padre brendan(un sempre impeccabile william macy)cercano di far convivere la parte religiosa e umana del prete ma anche dell'uomo, ed entrambe le parte devono ascoltare e dare i migliori consigli. è ovvio che un uomo intelligente come father brendan non può rompere le palle a mark dicendogli di rimanere casto fintanto che non si sposa. cioè ci ha provato ma ha capito l'inconsistenza di ciò che pensava. il film è tranquillo a proposito e non fa dell'argomento un motivo per scandalizzare. ottime le musiche che accompagnano e chiudono il film e un bravo aggiuntivo alla hunt(è più suo il film che del pur bravissimo hawkes)capace di espressioni mirabili nella lettura finale della "poesia d'amore su nessuno in particolare".
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