Regia di Ben Lewin vedi scheda film
Il cinema si è occupato poco della sessualità dei disabili, argomento delicato e generalmente considerato tabù. The Sessions è un film ispirato alla vita dello scrittore Mark O' Brien, costretto da una grave forma di poliomelite a vivere gran parte della sua vita dentro un polmone d' acciaio. Nelle tre ore al giorno in cui Mark può fare a meno del polmone, egli riesce a raggiungere importanti obiettivi: si laurea con successo all' università di Berkeley e fonda una piccola casa editrice. Mark però, all' età di 38 anni, si rende conto di non aver ancora vissuto quelle esperienze sensoriali che segnano il passaggio dall' età della fanciullezza a quella adulta. Così decide di rivolgersi ad una terapista del sesso, interpretata da una splendida Helen Hunt "desnuda", che nel corso di 6 sedute dovrà iniziare Mark ai piaceri corporali.
Il regista Ben Lewin, anch' egli affetto da poliomelite, ha il merito di aver raccontato la storia di Mark O' Brien senza eccedere in pietismo ma anzi con ironia e a tratti con spiccata comicità. La regia semplice e pulita è affidata soprattutto all' interpretazione di un trio di attori eccellenti, John Hawkes su tutti che ormai si conferma come uno tra gli attori più importanti del nostro tempo. Nota di merito anche per William H. Macy, prete moderno e sensibile al quale Mark confessa le sue esperienze sessuali, che con una recitazione sobria e ironica rende efficace la rappresentazione di un personaggio altrimenti troppo sopra le righe.
The Sessions non è un film perfetto, la messa in scena delle sedute sessuali è fin troppo fredda e asettica, e i brevi momenti onirici e a tratti surreali a mio avviso non giovano al film. Ci si sarebbe aspettato di più da un regista che, proprio per la sua storia personale, forse non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo ma che di certo ha il merito di aver descritto un disabile non come un cucciolo da salvare, ma come persona.
Varrebbe la pena ri/vedere il film "Piovono mucche" di Luca Vendruscolo, che racconta con stile divertito e ironico la sua esperienza come obiettore presso la comunità Ismaele.
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