Regia di Benh Zeitlin vedi scheda film
Una gioia di vivere irrefrenabile e contagiosa viene trasmessa con impeccabile passione sin dalla prima goliardica scena. Il padre della piccolissima Hushpuppy introduce da sempre la figlia ad uno stile di vita selvaggio e felice, a contatto con la natura, insegnandole pescare con le mani e a succhiare la polpa dal granchio. Dopo un brutto litigio, però la ragazzina tira un pugnetto al petto del padre facendolo svenire e provocando, apparentemente, lo straripamento del delta del Louisiana. Il padre contrae una misteriosa malattia e creature preistoriche si risvegliano dalle profondità del ghiaccio antartico. La bambina è costretta a diventare grande prima del tempo e a convivere con la convinzione di essere la responsabile del disastro naturale in corso.
Sospeso tra immaginazione e realtà, il regista si diverte a giocare con i suoni e con i dettagli, ricercando sempre il particolare tenero di una bambina che ascolta il cuore delle cose e parla con un faro in lontananza identificandolo con la madre mai conosciuta. Il montaggio è vivace e i colori esplodono durante le feste folcloristiche vivacizzate da una colonna sonora tribale straordinaria. Un film che sicuramente non vorreste perdervi, a mio avviso il migliore visto finora a Cannes (ma siamo ancora al secondo giorno) in concorso per la sezione Un Certain Regard (già Gran Premio della Giuria al Sundance).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta