Regia di Ernst Lubitsch, George Cukor vedi scheda film
Un medico e sua moglie sono reciprocamente innamoratissimi (tanto che all’inizio li vediamo baciarsi in un parco pubblico, con scandalo dei poliziotti a caccia di coppiette clandestine), ma lui è concupito dalla migliore amica di lei e lei dal miglior amico di lui. Innocue schermaglie sentimentali che preludono a un ritorno all’ordine coniugale, anche se per arrivarci ci vorrà un tocco di soave immoralità. Per quanto la regia sia condivisa con Cukor, la mano di Lubitsch è chiaramente riconoscibile. Bizzarra la modalità recitativa, che alterna normale parlato, scambi di battute in versi con musica in sottofondo e accenni di canzoni (comunque troppo poco per farlo considerare un vero musical). Apprezzabile per la modernità, anche se ancora un po’ goffo, l’espediente di rivolgersi allo spettatore invitandolo a immedesimarsi nella condizione dei personaggi.
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