Regia di Peter Duffell vedi scheda film
Una improbabile gang di eterogenei personaggi porta a termine un complicato quanto astuto colpo per impadronirsi di non pochi lingotti d’oro fatti nascondere da Hitler in persona nel lontano 1941. Siamo in presenza di un piccolo film senza pretese ma ben congegnato, con piacevoli colpi di scena e un finale politicamente scorretto che strappa un sorriso di soddisfazione. La produzione non doveva evidentemente disporre di grandi mezzi, ma supplisce abilmente a tale carenza con una sceneggiatura accattivante, una giusta dose di humour britannico e un cast di tutto rispetto. Telly Savalas indossa le vesti del protagonista senza darsi arie, con acuto senso dell’ironia e suscitando, come quasi sempre, molta simpatia. Lo affianca un ex-gigante del cinema inglese e americano, James Mason, ormai ultrasettantenne, bravissimo ma defilato, capace di omologarsi nella combriccola senza neppure un tocco della presunzione che gli si sarebbe comunque perdonato, così come si può indulgere su alcune esagerazioni e forzature di qualche scena piuttosto inverosimile che, una volta accettate, nulla tolgono ad un divertimento spensierato.
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