Regia di Stephen Chbosky vedi scheda film
Tre giovani con vite talmente diverse da finire per essere simili, tra la fine e l’inizio dell’adolescenza; un turbinio di desideri e sogni, drammi dal sapore giovane e dal retrogusto amaro di chi vive tutto troppo intensamente fino all’esaurimento nervoso, che viene vissuto come evento catartico per uno dei tre, naturalmente il più fragile, generando una pausa per malattia dagli altri due lasciando che tutto sia semplicemente troppo introspettivo e intenso. A partire dai ragionamenti adulti e viscerali che escono da menti troppo giovai per concepire pensieri tanto amari in mezzo a quel nulla che resta quando intorno regna la normalità. Stephen Chbosky esordisce con un dramma adolescenziale e gli da un tono serioso a tratti, altalenando la commedia al film drammatico. Non male, buona la messa in scena, non eccelle la fotografia ma i dialoghi sono sensati e piacevoli da seguire. Più che sufficiente; gli elementi erano davvero troppo miseri per fare di meglio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta