Regia di Nicholas Jarecki vedi scheda film
Voto: 9
Lasciate perdere Gordon Gekko ma anche "Margin call" che qui c'entrano davvero poco. Il giovane Nicholas Jarecki ha debuttato alla grande con un'ottima pellicola percorsa da una bellissima tensione. Il film ha dalla sua un accorto equilibrio tra il thriller finanziario (bolle speculative e ardite operazioni finanziarie col trucco, quelle robe lì insomma) e il dramma famigliare di un uomo in crisi. Il protagonista ci viene raccontato con sapiente ambiguità, un uomo cinico come tutti gli squali della finanza ma che ha quelle umane debolezze che inducono lo spettatore a parteggiare per lui: ma, attenzione, sotto lo strato di apparente umanità c'è sempre lo speculatore, infatti alla fine riuscirà non solo ad evitare un fallimento ma addirittura verrà celebrato come filantropo ed essere generoso. Tralasciando una Laetitia Casta abbastanza ridicola, abbiamo però due giganti in un paio di interpretazioni fantastiche. Richard Gere, che qualche sconsiderato definì bollito, offre qui una prova superlativa. Ma la sorpresa è un incredibile Tim Roth nel ruolo (intrigante ed originalissimo) di un detective viscido e ambiguo che "odia i ricchi".
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